Anteprima | Volvo V60 Cross Country: l’erede delle wagon tuttofare

La nuova Volvo V60 CC (Cross Country) è stata presentata in anteprima al Volvo Studio di Milano, e vuole diventare la nuova wagon media di riferimento per quel che riguarda il tempo libero da trascorrere outdoor, in famiglia o con gli amici, per dare spazio alle proprie passioni rispettando i tre pilastri Volvo: uomo al centro, sicurezza e rispetto ambientale.

Volvo non è andata al Salone di Parigi (e non ci sarà nemmeno a Ginevra) ma ciò non vuol dire che non abbia auto da presentare, anzi! La nuova Volvo V60 CC ne è l’esempio e viene presentata in anteprima mondiale, in contemporanea con Stoccolma, a Milano, città dove le immatricolazioni Volvo sono in crescita del 60%, contro un dato nazionale del +27% sul 2015.
Ma come è vista dal vivo?

La Volvo V60 CC attualizza il concetto di Cross Country lanciato negli Stati Uniti ormai 22 anni fa, con l’XC70. Negli anni poi la sigla XC è stata abbinata ai SUV e CC alle wagon e berline rialzate, con le varie evoluzioni con V70 CC, l’arrivo nel 2016 della V60 CC e nel 2017 della V90 CC.
Dopo solo due anni quindi la V60 CC si rinnova, andando così a completare il rinnovamento della gamma alta di Volvo, in soli quattro anni (qui trovate le mie prove di V90, XC60 e XC40), arrivando solo un mese dopo la presentazione di V60 e S60, basate sulla medesima piattaforma della famiglia “90” che in Volvo chiamano SPA.

Le differenze della Volvo V60 CC rispetto alla V60 “normale” sono di due tipi; più che altro estetiche e solo in parte meccaniche.
Per quanto riguarda l’estetica la nuova V60 CC avrà cerchi dal design dedicato, come quelli che vedete in foto, protezioni in plastica nera attorno a passaruota e parte inferiore dell’auto, oltre a listelli in alluminio fronte, retro e sui lati. Nessuna protezione aggiuntiva sottoscocca è invece prevista.


Sulla Volvo V60 cambia anche l’altezza del telaio che cresce tra i 60 e 75mm, a seconda della misura del cerchio e, ma si tratta solo di elettronica, è previsto un programma di guida “Off-road”. Di serie per tutte, di base, la trazione integrale AWD.

Dici Volvo e pensi subito a sicurezza. E infatti anche sulla V60, troviamo di serie o optional, tutti i più importanti sistemi di sicurezza oggi disponibili, con l’aggiunta dell’On Coming Lane Mitigation con frenata assistita. In breve: se prima l’auto in presenza di una vettura che invadeva la nostra corsia, sterzava per evitare l’ostacolo o comunque ridurre al minimo i danni derivanti dal possibile impatto, ora la Volvo V60 CC frena anche, in modo da ridurre ulteriormente questi rischi.

Ovviamente sulla V60 CC non può mancare il vero marchio di fabbrica Volvo, il City Safety, che è di serie, ed è l’unico sistema al mondo a riconoscere veicoli, pedoni, ciclisti e animali di grossa taglia. Pensate all’acquirente tipo della V60 CC: una famiglia della media borghesia svedese, che magari abita nei paesi fuori dalle grandi città o nelle zone residenziali immerse nel verde dello skogen (foresta in svedese), tipo il sottoscritto (no non abito in Svezia, purtroppo, ma sui colli bergamaschi 🙂 ).
Proprio l’altro giorno vicino casa mia è stato investito un cervo, con tanto di auto distrutta. Ecco, con il City Safety i danni sarebbero limitati se non addirittura azzerati.

Gli interni della V60 CC riprendono lo stile delle nuove Volvo per cui non lo nascondo –  vado matto – con cura certosina, design minimal, attenzione allo spazio e con il grande tablet verticale Volvo Sensus, di serie.
Alla voce bagagliaio, invece va segnalato che la V60 Cross Country ha il baule più grande della categoria con 517 litri, contro i 505 dell’A4 Allroad (qui la mia prova) e i 450 della Mercedes Classe C SW, che però non ha una versione rialzata.

La nuova Volvo V60 CC arriverà nelle concessionarie italiane a gennaio con il motore diesel D4 da 190 cavalli, mentre successivamente arriverà anche la versione benzina T5 da 250 cv e, a partire dal 2019, le versioni mild hybrd e ibride plug-in, secondo il cronoprogramma Volvo, che prevedeva un rinnovo totale della gamma fino al 2018 (11 modelli su 12, – quale mancherà?) e l’avvio della strategia di elettrificazione dal 2019 al 2022.

Il prezzo? Beh, dipende. Per la diesel si parte da 50.700 euro, ma come sapete se avete letto la mia prova della XC40, Volvo ha introdotto anche in Italia il programma “Care By Volvo”, ovvero una sorta di abbonamento come per lo smartphone: zero acconto e canone mensile, che in questo caso può essere Light, con servizi limitati, a 750 euro mensili, o Premium, con un chilometraggio che adesso può arrivare fino a 30.000 km annui pagando un piccolo extra, a circa cento euro in più.

Ma non è tutto! Perché un “po’ come Mastrota”, Volvo ha in serbo anche un regalo per chi sceglie il Care by Volvo su V60. Per i Light è previsto l’omaggio di un monopattino elettrico, mentre per i Premium una vera e propria bici a pedalata assistita con 25km di autonomia, di modo che l’ecosistema Volvo  preveda una mobilità attenta all’ambiente, ovunque, anche nelle città che ormai si stanno chiudendo al traffico, senza mai lasciarvi a piedi! Nemmeno dopo aver parcheggiato!

Volvo è ormai diventato un Gruppo di dimensioni globali, e attenzione alla parola gruppo e non brand…ma di questo vi parlo in un articolo prossimamente!

Che ve ne pare della V60 CC? Fate un salto al Volvo Studio di Milano per vederla in anteprima! E’ lei la vera erede delle wagon di quando ero bambino e su cui mio padre caricava famiglia, cani, sci e via dicendo? Attendo di provarla su strada, ma le premesse ci sono eccome!

Galleria

Lascia un commento