Aston Martin Cygnet: con il V8 diventa un aereo

Le auto sono passione, sono irrazionalità, sono l’assurdo; Aston Martin ci crede così tanto che ha messo il V8 della Vantage dentro la citycar più pettinata di sempre, la prestigiosa Cygnet. L’otto cilindri aspirato la rende un missile da Centro Storico, con uno “zerocento” più rapido addirittura della V8 Vantage e la lunghezza di 3 metri esatti che rimane invariata.

Cambia solo la larghezza, che sale a 202 cm; possiamo solo immaginare quanto possa essere difficile guidare una vettura così corta, che pesa 1300 kg e che ha 430CV.

È proprio in questi giorni, 12 – 15 luglio, a Goodwood (e dove se no!) che si può scoprire la microcittadina col quattromilaessette. L’auto è un pezzo unico, colore verde british, ed è stata commissionata da un cliente facoltoso e geniale al reparto Q di Aston Martin.

La Cygnet quando dal 2011 al 2013 fu messa in commercio, non poté fregiarsi di un grande successo commerciale. Era fondamentalmente una versione extra lusso ed extra costosa della Toyota IQ, la concorrente nipponica della Smart a quattro posti (o meglio 2 + 2). Aston Martin ne ha utilizzato la base allargando i passaruota per accomodare i cerchi da 19’’, rinforzando il telaio con una gabbia tubolare, aggiungendo un tunnel della trasmissione (perché la trazione passa al posteriore) e le sospensioni a quadrilatero alto della vecchia Vantage. Il cambio è il robotizzato a singola frizione Sportshift II e la piccola è equipaggiata con un differenziale posteriore. Grazie anche alla sua compattezza la distribuzione dei pesi è l’ottimale 50/50.

La Cygnet passa da ferma a 100km/h in 4.2 secondi, raggiunge e supera i 270 km/h e naturalmente per fermarsi può contare su dei freni adeguati, con i dischi da 38 e 33 cm, anche loro provenienti dalla Vantage.

Il piccolo di cigno è tornato all’aria aperta e stavolta quasi riuscirà a volare.

 

Luca Santarelli

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