Le Mans 66: anteprima di una grande sfida e ritorno per Goodyear

LeMans 66. Ci sono prime volte e prime volte. Questa è stata la mia ante-prima di un film, che racconta la prima vittoria di Ford a LeMans nel ’66, entrata nella storia per la rivalità tra Ford e Ferrari, ma è anche la prima volta in cui durante una corsa, un pilota cambia brand dei pneumatici, passando da Firestone a Goodyear e sapete tutti che è il brand di pneumatici estivi che ho scelto per la mia auto e che tra pochi giorni dovrò togliere per lasciare spazio agli invernali (traggedddiaaaa..quindi preparatevi alla recensione dei primi 15.000km con i Goodyear Eagle F1 Asymmetric 5!).

 
Le prime di Le Mans ’66 volte finiscono qui, perché trattandosi di motori, si parla di marce, ben oltre la prima, di giri, fino agli 8.000, di tanto sudore e anche lacrime.
Il film di Le Mans ’66, che ho avuto il piacere di vedere in anteprima a Roma settimana scorsa, con Remo Girone nei panni di un sanguigno Enzo Ferrari, Matt Damon nei panni di Caroll Shelby e un superbo Christian Bale nel ruolo di Ken Miles, inizia nel 1959 quando Shelby, vincitore di LeMans quell’anno, deve lasciare il mondo delle corse per un problema cardiaco.
Shelby, oggi noto preparatore delle Ford più sportive su base Mustang, diventò distributore degli pneumatici Goodyear per gli 11 Stati Occidentali degli USA e fondò una sua squadra corse: la Shelby American. Tra l’altro, Shelby produceva anche una vettura supersportiva dalla tiratura limitatissima, ambita dai “Rich Kids” e dal jet-set di Hollywood, come un certo James Dean.
Con la Daytona Cobra Coupé, il Team Shelby, battè addirittura la Ferrari 250 GTO, vincendo la classifica GT e piazzandosi quarta in classifica generale a Le Mans nel 1964.

Sullo sfondo di quegli anni nacque la grande rivalità tra Ford e Ferrari, che rifiutò l’offerta di acquisto da parte di Ford, nonostante l’abilità del manager dell’ovale blu, Lee Iacocca.
Desideroso di vendetta, Henry Ford II finanziò Shelby per la produzione di un’auto in grado di battere la Ferrari 250 GTO a Le Mans. Shelby si mise al lavoro e coinvolse un abile pilota inglese, dal carattere fumante, coma una gomma in burn-out: Ken Miles.
Il resto è storia, o meglio, lo vedrete al cinema da questa sera e consiglio di andare a vederlo, anche ai non appassionati, perché racconta tante storie in una: il rapporto tra un padre pilota e un figlio (che mi ha ricordato tantissimo il rapporto tra me e mio nonno), tra un pilota con un caratteraccio e un amico, tra Ford e Ferrari…con un finale che….vabbè al netto di qualche scena che io chiamo “americanata”, merita di essere visto.
Sullo sfondo, anzi, dietro le quinte, c’è anche la storia che vi racconto di seguito così arriverete ferratissimi al cinema!


Nella gara di Le Mans del 1966 Ford mise in campo otto GT40 Mk II con motore da 7,0 litri. All’epoca – e questa per me è stata una scoperta – i contratti per i pneumatici venivano siglati con i singoli piloti, anziché con i Team.
Anche se può sembrare strano visto Shelby era distributore di Goodyear, i piloti della GT40 nera numero 2 erano sotto contratto con Firestone, un brand in America ancora diffusissimo.
Alle 16.00 del pomeriggio, l’ora della partenza della 24h di Le Mans, l’asfalto era bagnato e fu evidente la superiorità delle auto equipaggiate con i pneumatici Goodyear: sul rettilineo di Mulsanne, a oltre 330 km/h le altre gomme perdevano pezzi.
Quando ci fu il pit-stop per il cambio pilota (ogni auto nella 24h di Le Mans ha due piloti), Amon andò a cercare il rappresentante di Firestone e negoziò un passaggio ai Goodyear. Questo fece perdere tempo alla vettura numero 2, che però venne recuperato con un colpo di scena nel finale del film…portando le Ford GT40 al primo trionfo a Lemans!

Non vi spoilero di più…anche perché poi vi interrogo tra qualche giorno, ma…grazie a quella prima volta, così significativa non solo per Ford, ma anche per Goodyear le vie del motorsport cambiarono per entrambe.
Goodyear infatti continuò la sua ascesa nelle corse e ancora oggi detiene il record di 368 GP di F1, e sono diventati pneumatici ufficiali delle stock-car Nascar.


Per la stagione 2019-2020, Goodyear ha scelto di tornare al campionato mondiale, scegliendo alcune gare su circuiti europei e internazionale per approdare nel 2020, come un moderno Conte di Montecristo, sulle scene del Campionato del Mondo Endurance FIA (WEC), inclusa proprio la 24 Ore di Le Mans dove i suoi – e pure miei – pneumatici si batteranno per la vittoria nella categoria LMP2 nel 2020.

Vabbè io mi prenoto!! Su Instagram @luca_thecarguy trovate fissate le mie Stories dall’anteprima, intanto voi andate al cinema e io mi preparo al montaggio delle invernali…

#StayTuned per i primi 15.000 km con le Eagle F1 Asymmetric 5!

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