Nissan Proto Z: un ritorno che divide

Nissan ha tolto i veli al prototipo della sostituta della 370Z, la coupé che tutti abbiamo comprato in Need For Speed Underground!

Già dal nome capiamo che con questa Proto Z, Nissan, lascia intendere che l’auto non si tratta di una versione definitiva, pronta per la produzione in massa. Ma siamo sicuri di questo? L’auto sembra in una versione già molto definitiva e coerente con il mercato quindi il sospetto di molti è che Nissan stia cercando un feedback, una reazione dal mondo degli appassionati in modo da poter modificare o perfezionare quei piccoli elementi che non hanno convinto il pubblico al 100%: tra questi il più discusso è la griglia anteriore, che sembra non incontrare i gusti di tutti.

L’aspetto della futura Nissan 400 Z, che sarà messa in commercio nel 2021, dovrebbe però in linea di massima rimanere questo, cosa che ci auguriamo tutti. La Proto Z è infatti una ventata di aria inconsueta in un’era dell’automobilismo dove predominano linee aggressive, ali aereodinamiche a non finire e prese d’aria fittizie che portano ad un risultato generale di design “pesante”, e tamarro.

Con questa Proto Z Nissan sembra aver deciso di adottare la filosofia del “Less Is More”. Poche linee, molto morbide, niente colpi di scena e qualche richiamo al passato.

L’ispirazione a progetti delle Coupé a trazione posteriore di Nissan, come la s30, la “madre” di tutta la gamma Z, la 300zx, la 240zg ma anche modelli più recenti quali 350 e 370z, è evidente. L’obbiettivo era quello creare un design con elementi stilistici e proporzioni provenienti dai vecchi modelli Z, piccoli e accattivanti, riadattandoli al mondo moderno che si muove sempre di più verso auto inevitabilmente più grandi e pesanti.

Missione compiuta? Solo il tempo e il numero di vendite potrà dircelo. Il concetto generale della Nissan Proto Z di un look semplice ma non per questo anonimo viene trasportato dai designer di Nissan anche negli interni, che sono caratterizzati da un aspetto generale minimalista ma allo stesso tempo tecnologicamente all’avanguardia. Immancabile il display da 12,3” del cruscotto digitale. Il pilota avrà infatti la possibilità di tenere sott’occhio diversi aspetti dell’auto durante una guida sportiva, quali Forza G, temperature, tempo sul giro e molte altre informazioni. Ad accompagnare il cruscotto saranno presenti anche una serie di luci che indicheranno al pilota il momento più efficace per un cambio di marcia perfetto. Marce che verranno inserite premendo il pedale della frizione.

Ebbene sì, la nuova Proto Z avrà un cambio manuale a sei marce, grazie Nissan. E se questo non fosse abbastanza, dalle foto degli interni possiamo notare un dettaglio che farà drizzare i capelli agli amanti del drifting: un classico freno a mano manuale, un elemento che nel mondo moderno dell’automobilismo è in via d’estinzione. Allo schermo del cockpit si aggiungerà un display leggermente più piccolo posto al centro della plancia e dedicato all’infotainment. Gli interni saranno animati da cuciture che richiameranno il colore esterno dell’auto sui pannelli delle portiere, sull’intero cruscotto, tunnel centrale e sedili

Parliamo dell’anima della Proto Z: il motore. Nissan ci concede una sola informazione, sarà un V6 biturbo. Non siamo a conoscenza dei dati di potenza(cv) o coppia(nm), sono in molti però a sospettare il possibile impiego di un motore già presente nella lineup di Infinity che è il marchio “lussuoso” di Nissan. Il motore in questione è quello della Infinity q50 red sport 400, per l’appunto un V6 biturbo da circa 400cv, attualmente non connesso ad una trasmissione manuale. Una situazione questa che si è già verificata nel passato quando la 350z e la Infinity q60 condividevano lo stesso V6 da 330cv.

Non sappiamo ancora quale potrebbe essere il prezzo della Proto Z, ma osservando una diretta competitor quale la Toyota Supra possiamo affermare che il prezzo per il modello base si aggirerà intorno ai 50 mila euro. Con un design che unisce passato e futuro con semplicità e linee sinuose, elementi meccanici che tornano a mettere in risalto le capacità del pilota, e dimensioni contenuti potrebbe essere un’auto molto interessante. Non punta su effetti speciali – forse ce ne piacerebbe qualcuno in più – ma a ricavarsi una nicchia di appassionati delle jappo….e finire su Need For Speed Underground!

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