VOLVO STUDIO Milano: un 2019 ricco di Arte, Design, Musica e Gusto

Il Volvo Studio di Milano è stato un caso unico. È il primo concept globale al mondo aperto nel 2017, seguito poi da quelli di Stoccolma e Tokyo.
“In questo anno e mezzo è stato un successo”, racconta Chiara Angeli, Direttore Sales & Marketing di Volvo Car Italia; “una finestra del mondo Volvo, sul suo futuro, sulla città di Milano, perfetta per la sua vocazione internazionale, che ha ospitato oltre 60 eventi al Volvo Studio”.

Al Volvo Studio di Milano ci ero stato già diverse volte per presentazioni auto, e sempre mi aveva colpito l’atmosfera scandinava fatta di colori tenui, largo uso di legno, minimalismo e tanta luce.
L’inaugurazione delle attività 2019, è stata l’occasione per vederlo in una sua veste diversa e con una breve visita a porte chiuse dove ho potuto scoprire quanto lavoro c’è stato dietro questo concept.
Pensate che il soffitto può riprodurre, di notte, un’aurora boreale, come se fossimo nel nord della Svezia. Oppure l’alba. Il tutto grazie a uno studio fin nei minimi dettagli e all’installazione di 5400 piastre a Led sul soffitto, con 16 led ciascuna per un totale di……..86.000 LED, una copertura complicatissima, così come il sistema di raffreddamento. Però, per dirla in modo semplice: è magico.

“Le attività di quest’anno si muoveranno su due assi cartesiani: quello con l’arte – con il quale si è inaugurato il 2019 – il gusto, la musica e il design, e l’asse del Freedom To Move, che racchiude la filosofia Volvo, che ben si sposa con la filosofia della Milano degli ultimi anni” (e che speriamo non torni indietro): Safe, Sustainable e Personal, con le offerte su misura del Care By Volvo, ad esempio.

In quest’ottica è stata inaugurato al Volvo Studio un vernissage con esposte le opere dell’artista riminese, Davide Frisoni, intitolata Street Views.
Muovendosi sull’asse del Personable, di Volvo, e su quello dell’arte, Davide Frisoni ha creato appositamente per il Volvo Studio delle opere che vedete nelle foto in questo articolo, oltre a dei disegni su carta.
Davide Frisoni, guidandoci nel tour ha raccontato come le sue opere nascano rubando con gli occhi. Scatta infatta molte fotografie e poi si mette all’opera. Per dipingere il Duomo di Milano, che si intitola “ascesa di luce”, ha lavorato 48 ore consecutive.


Il tema dei quadri, che è ciò che lo accomuna a Volvo, sono la luce e la strada, con l’asfalto che si fonde diventando riflesso. Sono opere astratte ma con un occhio sul mondo, perché la strada è un luogo di incontro e l’uomo c’è sempre anche se non si vede, racconta Davide Frisoni: pensate alle luci nei palazzi o quelle delle auto: in ogni caso dentro c’è l’uomo, anche se non si vede”.

Confesso di non capire molto di arte – fatto salvo il design delle auto, e sapete quanto mi piaccia il nuovo corso stilistico degli interni Volvo – ma l’occhio sulla realtà che ha raccontato Davide Frisoni, e che si vede nelle sue opere, mi ha ricordato un po’ l’occhio del City Safety di Volvo che dal 2008 è una sorta di vigile occhio sulle strade, con l’obiettivo di ridurre a zero gli incidenti mortali a bordo di una Volvo entro il 2020.

Il Volvo Studio è un luogo aperto al pubblico, dove non si vendono auto, anche se un paio sono esposte. Perciò se capitate in zona Gae Aulenti, vi consiglio di passarvi, accomodarvi per un aperitivo, guardarvi intorno, ammirare le Volvo ovviamente (quella sera c’era una bellissima V60 CC) e godervi un po’ di rilassante atmosfera scandinava, così diversa dal grigiore a cui siamo abituati.
E magari consultate il ricco calendario di eventi per trovare quello più adatto a voi e vivere un’esperienza…sostenibile, personale.

E poi mi direte anche se ho ragione nel sostenere che le nuove Volvo attualmente sono il meglio nel segmento premium come finiture (e se vi ho consigliato bene dicendovi di visitare il Volvo Studio!)

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