PROVA | up! elettrica…agile di nome e di fatto

La Volkswagen up! doveva essere una sorta di anti Panda. A me non è mai dispiaciuta, se ben allestita, ma devo ammettere che le plastiche interne erano tutte troppo rigide e il prezzo non proprio popolare viste le dimensioni. Nel 2013 la gamma si completò con la e-up!, la prima elettrica del Gruppo Volkswagen. Piccola, ma spaziosa, ben dotata, ma costosa. Nel primo trimestre di questo 2020 la e-up! arriverà con parecchie novità, sotto alla carrozzeria. Non ho un metro di paragone con quella precedente, che non ha mai sfondato, ma ho provato un po’ di elettriche nel 2019 perciò guidandola tra le vie e i dintorni di Valencia me ne sono fatto un’idea.


La nuova e-up! non cambia esternamente. Si nota solo, ma molto da vicino, il nuovo logo VW, ora più di design minimalista e con un piccolo bordo blu che indica le vetture “green” di Volkswagen. I fari sono alogeni, mentre ha le luci a diurne a “C” nel paraurti che aiutano ad allargare visivamente l’auto, così come i cerchi da 16″ (optional) dal design specifico.

Le grandi novità della Volkswagen e-up! sono nascoste e sono inversamente proporzionali: per un’autonomia che cresce di parecchio, il prezzo, scende e non di poco!
Stile immutato, così come pianale e misure, da città: 3,6 metri di lunghezza, 1,91 di larghezza e 1,5 di altezza, con una grande abitabilità anche per i sedili posteriori e una capacità di carico che va da 251 a 959 litri. Le batterie sono sotto al pianale e quindi non rubano spazio. E’ aumentata la capacità, ma sono rimaste invariate le dimensioni, così non si ruba spazio ai piedi o al baule, come invece capita su altre elettriche. Riconosco alla e-up! di essere la prima elettrica di piccole dimensioni, sulla quale anche dietro stavo seduto comodo. Le ginocchia non toccavano i sedili davanti e la testa non sfiorava il soffitto, anzi (e sono alto 182 cm come si vede nella foto!). I materiali, invece, restano tutti rigidi, anche se ben assemblati, mentre degno di nota il volante (quello della vecchia Polo) davvero ben rifinito e con parecchi tasti sul volante, mentre non manca l’illuminazione d’ambiente blu elettrico che avvolge la parte bassa della plancia.

Un altro plus della nuova e-up! è la dotazione di serie, ora davvero completa. Comprende la frenata automatica d’emergenza, il sistema di mantenimento in corsia, il cruise control, il clima automatico monozona, i sensori di parcheggio posteriori con retrocamera Rear View – che riproduce le immagini sul piccolo schermo della radio (un po’ inutile; lo schermo di un iPhone 4S è più grande per intenderci).

Provando la VW up! ho avuto modo di capire come su questa auto sia importante l’integrazione con lo smartphone, che di solito non uso. Non esiste uno schermo del sistema multimediale ma una docking station con connettore, posta alla sommità della plancia. Scaricando l’App Maps+More sarà possibile non solo avere il navigatore, ma anche controllare lo stato di carica delle batterie, vedere le statistiche di guida, mentre con un’altra app, We Connect con e-Remote, sarà possibile avviare o fermare la ricarica, trovare quante colonnine ci sono in zona, e in futuro vedere anche la potenza di queste ultime, nonché il costo di ricarica.

Le novità della up! elettrica, come dicevo, riguardano tutte il comparto batterie. La nuova batteria, dalle dimensioni immutate, passa da una capacità di 18,7 Kwh, a 32,3 Kwh, portando un incremento di peso di 15 chilogrammi – impercettibile durante la marcia – ma soprattutto cambia l’autonomia, che è sempre quello che mi lascia scettico su un’auto completamente elettrica che non costi come un trilocale. Sulla nuova e-up! l’autonomia passa da 150 a 260 chilometri ed è stato migliorato anche il recupero dell’energia – fondamentale oggi su un’auto elettrica – ora selezionabile manualmente in cinque diverse intensità, insieme a tre modalità di guida che agiscono sulla velocità massima, standard a 130 km/h, che scende a 115 km/h in Eco e a 90 km/h in Eco+.

Una volta al volante della Volkswagen e-up! tra le vie di una moderna València, con un tragitto misto e un breve tratto autostradale, mi hanno sorpreso l’agilità di questo cubotto. Fedele al suo nome la e-up! ha un bello scatto ai semafori e sguscia tra le varie corsie con una piacevole sensazione di prontezza. La potenza complessiva erogata dal motore non è esagerata: 83 cavalli, con una coppia di 212 nm che fa coprire alla e-up! lo 0-100 in 11,9 secondi.


Alla guida nel traffico, si apprezzano anche la taratura di sospensioni e sterzo, che privilegiano il comfort, senza compromettere stabilità e tenuta, grazie al posizionamento delle batterie tra gli assi, che sposta il baricentro in basso. Importante per la sicurezza dei pedoni, l’e-sound (che dovrebbe essere d’obbligo su tutte le auto elettriche e che sulla e-up! sarà di serie). Si tratta di un suono emesso all’esterno tra velocità comprese tra 5 e 22 km/h, attraverso un altoparlante simulando il rumore di un motore.

E i consumi? Eh, sulle elettriche parlare di consumi è sempre un casino e sulla up! non è facile trovare il menu con consumi e percentuale di batteria. L’autonomia residua viene indicata da un quadrante a lancetta (come quella della benzina per intenderci), mentre in consumi istantanei restano un’incognita.

Su circa 70 chilometri di misto senza guidare a rilento, però, i consumi mi sono parsi onesti, con un consumo di circa il 33% della batteria, mentre da sottolineare è la presenza, di serie, della possibilità di carica a corrente continua, con cavo, anch’esso di serie quando spesso è optional. In questo caso si può caricare la batteria all’80% in un’ora, se trovate la colonnina adatta. Con una colonnina da 7,2 kw e corrente alternata servono invece poco più di 4 ore.

Molto interessante è il costo della colonnina di ricarica. Volkswagen sta lavorando con un’azienda tedesca per cercare di ridurre i costi di installazione di una colonnina domestica. Al momento in Italia vanno tutti da 1.500 euro in su. Con la ID.3 Volkwagen lancerà una colonnina con ricarica fino a 11Kw a partire da soli 399 euro. E il prezzo in futuro scenderà ancora, come mi ha raccontato una mia follower che lavora proprio per quest’azienda!

Veniamo però alla seconda novità importante: il prezzo. La Volkswagen e-up! in Italia avrà un prezzo di listino di 23.900 euro contro i 27.900 della versione precedente, ma sarà offerta in fase di lancio a 20.900 euro.
Inoltre, chi può approfittare degli incentivi, statali e regionali, tipo chi come me abita in Lombardia, potrà acquistare la e-up! con un prezzo quasi da scooter. Con il massimo degli incentivi, il prezzo sarà di 6.900 euro se avete un’auto da rottamare benzina fino a euro 4 o diesel fino a euro 5, salvo esaurimento fondi (nel 2019 sono stati bruciati nelle prime tre settimane).

Sono sincero. La up! elettrica al momento è la miglior cittadina che ho provato e ci sto facendo un pensierino come seconda auto, visto ho un’auto da rottamare euro4 diesel che tengo come “macchina jolly” a casa.

Ah, e poi è Curcuma Yellow o più semplicemente oro…che come vi ho detto e stradetto, sarà il colore del 2020! Parola di @luca_thecarguy!

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