#AtecaOnTour: il primo suv Seat fa tappa da Bonaldi

Pensi alla Spagna e subito ti vengono in mente sole, caldo, la sangria e…. automobilisticamente parlando Seat, il marchio spagnolo nell’orbita Volkswagen dal 1985.
Finalmente, il brand, sta vivendo una seconda giovinezza, con modelli riusciti, che incontrano il gusto dei clienti, diventando il marchio del gruppo Volkswagen che fa dell’emozionalità il suo biglietto da visita, regalando piacere di guida dal sapore sportivo, qualità e buone dotazioni, a un prezzo concorrenziale.
Ibiza e Leon sono i due pilastri che trainano le vendite da tre anni (+56% dal 2013 a oggi in Italia), con la Leon apprezzatissima.
Mancava però un Suv per poter competere ad armi pari con la concorrenzaSi è fatto attendere ma ora è arrivato. Si chiama Ateca ed è stato presentato il 30 Giugno durante la tappa bergamasca dell’“Ateca on tour”, allo showroom Seat del Gruppo Bonaldi.
Ateca, come la maggior parte dei modelli Seat, prende il nome da una località spagnola, in questo caso un piccolo villaggio di montagna con soli duemila abitanti situato nell’Aragona, vicino Saragozza.
“Made in Barcelona” dice lo slogan di presentazione, perché a pochi km dalla città spagnola ci sono gli headquarters Seat e perché, la loro prima Suv ha tutte le caratteristiche di Barcellona: ha stile, è moderna e tecnologica, e punta a essere dinamica e divertente da guidare, in e offraod.
Partiamo dallo stile, apprezzato dagli ospiti Bonaldi dell’Ateca on Tour: linee tese, frontale chiaramente ispirato alla Leon, fari full led (optional, d’obbligo), cerchi fino a 19 pollici (d’obbligo anche questi secondo me), nervature che movimentano la fiancata con il profilo dei finestrini cromati che risale verso la coda, e un posteriore sviluppato in larghezza che la fa sembrare larga e incollata alla strada. 
Decisamente riuscito. L’auto sembra addirittura più grande di quello che è in realtà. Lunga 436 cm, non altissima, ma con un angolo di attacco che promette buone doti offroad. 
Il carattere “Made in Barcelona”, pur con qualche conservatorismo tedesco, c’è.
L’Ateca stupisce maggiormente all’interno, dove la plancia, anche qui ispirata alla Leon, si sviluppa in senso orizzontale e fa bella mostra di sé lo schermo dell’infotainment tra le bocchette d’areazione. E’ grande, fino a 8 pollici, touch, e integra tutte le funzioni che troviamo sugli altri modelli del gruppo. Secondo me resta uno dei migliori in circolazione, per reattività, compatibilità con i dispositivi e definizione dello schermo. 
C’è poi il lato sicurezza. Sull’Ateca sono disponibili optional o a pagamento tutti i più recenti dispositivi che io ritengo ormai irrinunciabili. L’Adaptive Cruise Control, il Traffic Jam Assist, il Lane Assist e le 4 telecamere poste agli angoli della carrozzeria che aiutano in manovra, ne fanno un Suv tra i più tecnologici nel segmento.

Per verificare se è divertente e dinamica bisogna aspettare di provarla. I motori sono quelli del gruppo Vw e al vertice della gamma troviamo il 2.0 tdi da 190 cv con trazione integrale 4Drive, abbinato solo all’ottimo cambio automatico DSG. Io consiglio questa versione. 

Nel caso 190 cv fossero troppi c’è sempre con potenza da 150 cv ma senza cambio automatico, mentre in questo caso può essere scelta anche solo a trazione anteriore. 
Si possono selezionare, tramite un rotore sul tunnel centrale, sei modalità di guida. L’elettronica gestirà coppia e cambiate in maniera differente a seconda della scelta tra: Normal, Sport, Eco, Individual, Snow e Offroad, queste ultime solo per quelle dotate della trazione integrale 4Drive.

Arriverà nelle concessionarie a settembre mentre l’“Ateca on tour” proseguirà per tutto il mese di luglio.
Si è fatta attendere ma ha tutte le carte in regola per alzare ancora la percezione che hanno i clienti del marchio: emozionale, dinamica e adesso anche molto tecnologica.

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