Test | Panamera 4 E-Hybrid a Sankt Moritz con Centro Porsche BG

Porsche Panamera Sport Turismo 4 E-Hybrid. Alzi la mano chi non storce il naso davanti all’idea di una Porsche, col portellone, 5 posti, lunghissima e per di più con una propulsione ibrida ricaricabile! Io la alzo, anzi ho alzato l’ombrello visto il meteo.

Non è un segreto. Quest’anno Porsche compie 70 anni. Un’età da pensionata, che però in pensione non ci vuole andare minimamente, anzi, continua a guardare al futuro come una neonata con uno sguardo concreto sulle nuove tecnologie.
Ed ecco quindi mettermi al volante della Panamera Sport Turismo Ibrida Plug-in, quella che ricarica la batteria con la spina per intenderci, una tecnologia su cui Porsche sta puntando tantissimo, tanto da voler diventare l’anti Tesla, e che udite udite, ci beccheremo pure sulla prossima 911.

Questo test drive quindi calza proprio a pennello. Per capire se nel futuro Porsche, i valori storici della sportività e comodità nella guida di tutti i giorni, si possono sposare con quelli etici ed ecologici che le nuove normative impongono. Insomma: la Panamera Sport Turismo 4 E-Hybrid è una vera Porsche?

Per provare la Panamera Sport Turismo devo fare una premessa: a me la Panamera non è mai piaciuta. Non mi piaceva la prima generazione; mi piace di più la seconda, ma in ogni caso non è un’auto che comprerei. Sulla Sport Turismo invece, devo ammettere che fin dalla serata di presentazione da Centro Porsche Bergamo, ho fin da subito subìto un certo fascino – sarà che amo le shooting brake.

E allora pronti via con la Panamera Hybrid, col sistema Keyeless.
“Ma è accesa o no mi dico?”. Perché la Panamera Hybrid si accende sempre in modalità E-Power, quindi col motore elettrico, nel silenzio più assoluto. E infatti per capire se è accesa, hanno introdotto una sorta di “jingle”.
Le batterie agli ioni di litio sono poste sotto ai sedili posteriori e questo fa sì che nulla cambi rispetto alla Panamera Sport Turismo tradizionale, fatta eccezione per la distribuzione delle masse, che sulla 4 E-Hybrid toccano i 2.265 kg.

Lo stile ha i classici stilemi Porsche, con i fari full LED Matrix con i quattro punti a LED, una fiancata decisamente più lunga del solito, soprattutto nel passo, a tutto beneficio dell’abitabilità posteriore, e poi c’è la coda, la vera novità: alta ma non altissima, con le luci scure (optional Porsche Exclusive Manufaktur) unite dalla scritta Porsche e da una striscia luminosa a LED e lo spoiler che esce alla sommità del tetto.
E poi ovviamente ci sono i cerchi che in questo caso sono da 21”, optional da 4.465,20 euro, il color Grigio Vulcano e infine i dettagli Acid Green, nei vari badge e nelle pinze, carattere distintivo delle Porsche con la tecnologia E-Performance.

Aperta la porta della Panamera Sport Turismo si entra nel vero futuro Porsche, perché la rivoluzione oltre che sotto al cofano è qui, nel cockpit, che pare quello di un’astronave, e se fuori troviamo qualche richiamo ai 70 anni passati, qui il futuro è ben presente, mantenendo l’accensione a sinistra ovviamente, ma senza chiave.
Tutto si racchiude in tre schermi digitali. Due dietro al volante dove di solito abbiamo i classici sei strumenti tondi, mentre qui quello analogico è solo uno, quello centrale del contagiri, mentre gli altri sono in HD e possono essere personalizzati nella visualizzazione, tonda, facendo vedere addirittura la Forza G, oppure la mappa di navigazione a tutto schermo (a destra) che addirittura si “zoomma” automaticamente all’aumentare della velocità, fino alla pressione delle gomme o alla ripartizione della coppia.

Nulla da dire sul volante. Bellissimo nel design, nei materiali, nell’impugnatura, con i paddles solidali alla corona dello sterzo e con la classica rotella del Drive Mode, che permette di scegliere tra quattro modalità di guida: E – Power, solo elettrica finché non viene richiesto l’intervento del motore a benzina nelle accelerazioni; Hybrid Auto, in cui è il “cervellone” della Panamera Hybrid a scegliere quando e come usare al meglio la combinazione termico-batterie, in base alla strada letta sul navigatore, Sport, per il piacere di guida col motore a combustione sempre attivo e Sport +, di cui vi parlo in seguito.

Infine, il terzo schermo. Un maxi touch screen da 12” HD orizzontale, che già quando lo vidi sulla Panamera mi lasciò qualche perplessità sull’utilizzo. Sotto ad esso delle bocchette d’areazione la cui regolazione è solo elettrica dallo schermo e infine un alto tunnel ascendente, come da tradizione Porsche nero lucido in vetro con tasti a sfioro o a bilanciere, da cui si gestiscono il clima, i menu del Porsche Management Connect (anche se un po’ nascosti dalla leva del cambio) e quelli della lista infinita di optional che avete a disposizione, come la durezza delle sospensioni, l’altezza degli ammortizzatori, i sedili ventilati e via dicendo.

Lo spazio abbonda in tutte le direzioni, anche dietro. La Porsche Panamera Sport Turismo è una 4+1, ovvero, quello al centro sta molto sacrificato, ma avrà i bei comandi del clima a quattro zone con cui giocare. Mentre il baule perde un po’ di spazio per via del set di ricarica delle batterie: 420 litri, contro 525 di quella normale (ma in realtà non se ne sente la mancanza).
Qualche problemino invece me l’ha data l’ha chiusura automatica del portellone, che spesso si blocca a metà.

Ma veniamo alla guida! La Panamera Sport Turismo 4-E Hybrid riuscirà a unire il comfort alla sportività alle quali in 70 anni Porsche ci ha abituato, nonostante stazza e peso non proprio da 911?

Nel mio test di 4 giorni a Sankt Moritz in collaborazione con Centro Porsche Bergamo e St. Moritz Turismo, l’ho praticamente provata in tutte le condizioni possibili, anche meteo, visto il nevischio di una sera di fine agosto!
Ho deciso di seguire il consiglio degli uomini di Centro Porsche BG – fateci una visita per scoprire la loro professionalità – e partire in Hybrid Auto. Impostando la mia destinazione, la Panamera avrebbe deciso al meglio l’utilizzo combinato di motore e batterie, così ho avuto tempo di familiarizzare con la vettura.

In realtà le dimensioni della Panamera SPort Turismo che all’inizio un po’ intimoriscono, oltre 5 metri di lunghezza e due e dieci di larghezza, non sono affatto un problema. Lo è un po’ la visibilità, ma è un sacrificio da pagare alla bellezza del design, che si supera con le tecnologie moderne.
Peccato solo che questa Panamera in test non avesse le più moderne tecnologie di sicurezza come il sensore di angolo cieco o il cruise adattivo, che secondo me sono irrinunciabili (ma che trovate nella lista degli optional, e mi raccomando ordinateli sempre anche sulla 718 Boxster!).

In modalità Hybrid la Panamera è un po’ sorniona e fa sentire la sua stazza nella guida del traffico. Ovvero va, bene, silenziosissima, è curioso vedere che si sta veleggiando a 70 all’ora quando i giri stanno a zero perché il motore è spento e ci pensa l’elettrico, ma mi sarei aspettato un po’ di DNA Porsche in più, anche in fatto di sound (non voglio aprire la diatriba tra V6 turbo e Aspirato).
In questa modalità con le batterie cariche si fanno circa 50 km, io ne ho calcolati 61, andando piano nel traffico, con consumi davvero contenuti, 6.5 litri su 100 km.

Un’altra cosa con cui familiarizzare è il pedale del freno. La Panamera Sport Turismo monta freni con Pinze a sei pistoni all’anteriore e 4 al posteriore, le classiche Porsche, con optional carboceramico. Il pedale è poco dosabile. Non ha quella precisione millimetrica tipica delle Porsche, dà l’impressione di avere una corsa corta e di essere duro. In realtà c’è un perché, ed è il prezzo da pagare a quell’E-Hybrid nel nome e nel futuro Porsche. In frenata la Panamera E-Hybrid recupera tantissima energia per ricaricare le batterie, lo si vede nel display a destra del contagiri. Va semplicemnte fatta l’abitudine e a fine test non è una cosa che notavo più così tanto come nei primi chilometri.

Inoltre si può impostare la modalità E-Hold dal PCM, lo schermo centrale, per tenere le batterie cariche e utilizzarle per circolare nei centri storici senza pagare Ecopass vari o strisce blu dove previsto.
In breve: in Hybrid Auto, la Panamera è una berlinona confortevole e nulla di più. Ma c’è pur sempre un terzo pedale da usare, quello dell’acceleratore e basta schiacciarlo a fondo e si viene proiettati in avanti dai due motori che spingono insieme, con ben 700 Nm di coppia combinata e i 136 cavalli del motore elettrico, per un totale di 462 cavalli, abbinati a un cambio PDK a 8 marce che è semplicemente perfetto.

Durante i primi 100 km ho familiarizzato con comandi e finiture, al top e se dice top un pignolo come me su queste cose, c’è da crederci. La cura è massima ovunque, anche nei dettagli nascosti. Basti pensare alla chiusura delle porte, soft e che rimangono aperte nella posizione in cui volete e non a scatti; una soluzione costosa, indice della cura messa da Porsche sulla Panamera.
E poi c’è il Porsche Connect Management (PCM), il maxi schermo da 12” che pensavo fosse troppo grande e distraesse tantissimo nell’uso di tutti i giorni. In realtà, dopo averlo provato per oltre 400 km, credo sia il miglior sistema in circolazione, nonostante il tutto touch, che non amo.


Definizione altissima, grafiche curate ed essenziali, reattività da smartphone, semplicità d’uso, grazie al Connect Plus di serie su Panamera, avete addirittura accesso a Twitter, alla ricerca treni o aerei, alla navigazione “s-p-e-t-t-a-c-o-l-a-r-e” con Google Earth, alla ricerca online degli indirizzi mettendo il nome dell’hotel o ristorante ad esempio o di Centro Porsche Bergamo, alla ricerca parcheggio, alla gestione della domotica con determinati provider e tutti i controlli su smartphone. Mentre per tutti è standard – e utilissima – la ricerca della colonnine.
A Sankt Moritz ad esempio sono solo due.
Manca la compatibilità coi telefoni Android, ma in realtà non se ne sente la mancanza perché il PCM va davvero bene e fa comandare persino l’illuminazione soffusa colorata, optional non troppo caro: 433,30 euro – i bambini impazziranno.

La Panamera è pur sempre una Porsche però, e allora, visto che combinazione ho finito le batterie prima di iniziare la scalata al Passo Maloja, ho girato la rotellina del Drive Mode su Sport e irrigidito le sospensioni. E qui la musica, nel vero senso della parola, cambia, perché si aprono le valvole degli scarichi.
Nella modalità Sport il piacere di guida conta più di ogni altra cosa e se le batterie sono cariche, il 2,9 litri V6 turbo da 330 cavalli accelera insieme al motore elettrico, garantendo la massima potenza disponibile e il divertimento che da una Porsche ti aspetti, facendoti apprezzare la stabilità dell’anteriore e anche l’appoggio del posteriore. Certo a batterie scariche, il peso della macchina invece un po’ si sente.

Il mio secondo giorno di test invece è stato dedicato alla modalità Sport Plus, che esprime appieno il potenziale della vettura in termini di prestazioni e sound. In questo caso le riserve di potenza del motore a combustione vengono usate per caricare le batterie e garantire così un boost o una sorta di spinta paragonabile al Kers, anche alle alte velocità.
E qui la Panamera correndo sul passo del Bernina, dello Spluga e del Albula, dimostra che il DNA dei 70 anni c’è tutto anche in una vettura così agli antipodi della storia Porsche come la Panamera Sport Turismo Hybrid.

Lunga, pesante, con una spina nel baule, eppure, anche leggera, sportiva e confortevole. Va detto però che in questa modalità in consumi vanno ben al di sotto dei 10 al litro.
Anche sul bagnato, e sul nevischio della notte prima la Panamera sta lì, incollata, segue la traiettoria, non sottosterza, ha uno sterzo da vera Porsche ed esce di curva proiettata in avanti e fa sorridere, come le Porsche sanno fare.

Tutto ciò, come sempre in casa Porsche, ha un costo. Si parte da 116.158,01 euro (ma il centesimo si sconta se dite vi mando io #LOL) e si arriva a 140.760,41 euro di quella in foto. Secondo me una configurazione corretta (ma aggiungete gli optional del pacchetto sicurezza facendovi consigliare dai venditori).

Perché sì, il futuro Porsche in cui ci sarà anche una berlina tutta elettrica, si chiamerà Taycan, può far storcere il naso. Eppure un senso, ce l’ha. Quello di superare le convenzioni.

Si dice che la coerenza è per chi non ha idee. Ecco. Se siete scettici verso questa vettura, come me all’inizio, vi consiglio un test drive da Centro Porsche Bergamo, dove la Panamera Sport Turismo Hybrid è disponibile, e fatemi sapere se vi scoprirete terribilmente incoerenti.

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