Nuova 208: arriva l’asso piglia tutto di Peugeot

La cavalcata trionfale di Peugeot continua a Ginevra con uno dei modelli da sempre più importanti per la casa del leone; la nuova 208, pronta a sfidare direttamente le due regine delle segmento B del momento: Clio e Fiesta.
Jean-Philippe Imparato, il CEO, di Peugeot, la chiama “la tueuse”, La Cacciatrice. E guardandola non si può che dargli ragione. Le linee sono quelle audaci della 508 , il carattere, che prima – specie sul frontale – non poteva essere la prima caratteristica di cui fregiarsi – adesso c’è ed è travolgente con l’artiglio del leone pronto a incutere paura alla concorrenza e attirare sguardi.

Figlia di 508 e Fractal
Le line della nuova 208 si sono fatte tese, al posteriore la fanaleria scura, a tutta lunghezza riporta ai fasti degli anni ’80 come sulla sorellona ammiraglia, così come il cofano piatto e più pronunciano che abbraccia una calandra totalmente verticale contornata dai canini LED di derivazione 508 e dai gruppi ottici aggressivi che, come su tutte le vetture della casa dalla 3008 in poi, sono figli dello studio stilistico “Fractal” del 2015.

Gli interni della nuova Peugeot 208 si rivoluzionano anc cambia ancora di più; l’i-cockpit che aveva debuttato sulla 208, si fa Amplify – completamente digitale  come impone la moda del momento -, così come il volante ancora più piccolo e squadrato, i tasti di scorciatoia ispirati a quelli di un pianoforte sulla consolle centrale, ed una qualità generale che, secondo le prime indiscrezioni, andrà a porre la 208 ai vertici assoluti del segmento B. E poi, vedendola in foto, la sensazione è quella di essere catapultati in un’altra era, del futuro. Esattamente la stessa sensazione che ho avuto quando ho provato per la prima volta la 3008.

Una versione 100% elettrica
Il lancio di un nuovo modello così importante, naturalmente, si fa anche con una piattaforma totalmente nuova che ora si chiama CMP, in comune con DS3 crossback, e capace di accomodare sia la propulsione termica sia quella elettrica al 100%, cosa che la differenzia fortemente dalla rivale Clio sulla quale si punta all’ibridizzazione, piuttosto che ad una elettrificazione totale. Le indiscrezioni parlano di una batteria da 50kWh per una potenza di 136CV ed un’autonomia reale di 300km con la possibilità di effettuare la ricarica per induzione.

Il prezzo per la versione “eco” dovrebbe aggirarsi tra i 25 ed i 30 mila euro.

Motori termici
Ci vorrà però ancora un po’ di pazienza per la versione elettrica ed ancora di più per l’ibrido leggero a 48V – meno onerosa – che farà da spalla alle motorizzazioni tradizionali. Al lancio, la 208, monterà l’attuale 1.2 PureTech 3 cilindri da 82, 110 e 130 CV, raggiunto successivamente da una versione “speziata” da 155CV.

Resiste incredibilmente il Diesel; nonostante l’ormai esiguo interesse per il tipo motorizzazione sulle vetture più piccole, Peugeout offrirà il 1.5 BlueHDi da 100 e 130 cv anche sulla 208, prima di abbandonare definitivamente il gasolio durante il secondo atto della carriera della nuova 208.

Inusuale è anche la scelta di proporre il cambio automatico EAT8 su una piccola, trasmissione fino ad adesso non molto popolare in Europa sui segmenti più piccoli. PS: la leva è la stessa bellissima che c’è anche sulla DS7 CROSSBACK che sto provando.

GTI? 
Nel 2020 è previsto il ritorno di questa icona del giovane europeo. Le voci, insistenti, la vogliono totalmente elettrica e senza la leggendaria carrozzeria tre porte. Una svolta epocale che potrebbe anche rimettere in discussione il nome stesso della vetturetta sportiva, decadendo il significato della I di Injection, su una sportiva a batterie.

La nuova Peugeot 208 si rivoluziona, come ci ha abituato Peugeot con i suoi ultimi modelli. Una cosa che apprezzo tantissimo, il coraggio di cambiare radicalmente. Mi colpì tantissimo la 3008, un SUV che ha un grandissimo successo, e penso sarà lo stesso con questa nuova 208. La concorrenza avrà dura, prezzi permettendo.

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