Mille Miglia 2017: vincono Vesco-Guerini su Alfa Romeo 6C 1750

Mille Miglia 2017: 440 auto da 39 paesi, 84 marchi automobilistici, quattro giorni di viaggio Brescia-Roma-Brescia attraverso città, piccoli borghi, riviere, colline e una pista dei Tornado. A trionfare sono stati i bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini.
Quando penso ai quattro giorni più eccitanti che un appassionato di auto classiche possa vivere, non posso che pensare alla Mille Miglia, che ho avuto la fortuna di vedere fin da bambino in ogni sua edizione. Profumi, quello di olio e frizione bruciata e di motori surriscaldati, sudore, e una gran quantità di auto che corrono in una gara di regolarità durissima sulle strade di uno dei paesi più belli del mondo.
Quest’anno era un anniversario importante per la Mille Miglia. Il novantesimo dalla prima edizione del 1927 e il trentacinquesimo dalla sua rievocazione. Fino al ’57 è stata una gara di velocità ora è di regolarità. Non vince il più veloce, ma il più costante.
Tutto ha inizio con il ritrovo alla fiera di Brescia il giorno precedente alla partenza, nel quale le 440 vetture ammesse su 760 candidate, si ritrovano per le verifiche tecniche da parte dei commissari che verificano l’effettiva globale originalità (ma carburatori, luci, radiatori possono avere degli upgrade).
E dopo le verifiche del giovedì mattina nella storica Piazza Vittoria e le vetture parcheggiate per essere ammirate dagli spettatori, tutto è pronto per la partenza alle ore 14.30 da Viale Venezia. 
In omaggio alla Mille Miglia del 1927 la prima vettura a partire quest’anno è stata una OM 665 Sport Superba del 1927, guidata da un veterano della Mille Miglia, Cané, che detiene il maggior numero di vittorie. Era uno dei papabili vincitori, insieme agli argentini Tonconogy-Berisso su Bugatti Type 40 del 1925, agli italiani Vesco-Guerini su Alfa Romeo 6C 1750 del ’31, con la quale hanno vinto anche l’edizione dello scorso anno e Mozzi-Biacca su Lancia Lambda.
La prima tappa è piuttosto breve e vede il passaggio dal Lago di Garda verso Verona, con arrivo a Padova. I veri tour de force della Mille Miglia sono le giornate di venerdì e sabato. Quest’anno, complice il terremoto, il percorso ha subito diverse modifiche e da Padova ci si è diretti a San Marino e in Umbria, con un arrivo segnato dalla forte pioggia a Roma sulle via della Dolce vita, Piazza San Pietro e un tour per il centro della città.
Il terzo giorno resta il mio preferito, per i panorami toscani con l’affetto di centinaia di persone e bambini accorsi ad assistere alla corsa nei piccoli borghi. Da Roma a Parma, passando per il passo appenninico dell’Abetone. E infine l’ultimo giorno, da Parma a Brescia. Una tappa breve, di 120 km che ha visto il passaggio sulla pista dei Tornado e il gran finale a Brescia.
Mai come quest’anno la Mille Miglia è stata una gara aperta, che si è decisa nell’ultima tappa, con due equipaggi distanti pochi punti l’uno dall’altro. A vincere è stata la giovane coppia bresciana Vesco-Guerini, per il secondo anno consecutivo che ha portato Alfa Romeo ancora più su nell’albo delle case che più hanno vinto in questa corsa.
Un novantesimo anniversario di cui andare orgogliosi, che ha visto la partecipazione di importanti team come JD Classics o Zagato o di VIP come Jodie Kidd, Toto Wolff direttore esecutivo di Mercedes AMG F1, e l’ex pilota di Formula Uno Merzario.
Una corsa che, come sempre, mi riporta bambino e si conferma ancora una volta “La corsa più bella del mondo”.
See you next year!
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