MILLEMIGLIA: LA CORSA PIU’ BELLA DEL MONDO E’ IN ITALIA

«MilleMiglia: qualcosa di non definito, di fuori dal naturale, che ricorda le vecchie fiabe che da ragazzi ascoltavamo avidamente, storie di fate, di maghi dagli stivali, di orizzonti sconfinati. Mille Miglia : suggestiva frase che indica oggi il progresso dei mezzi e l’audacia degli uomini. Corsa pazza, estenuante, senza soste, per campagne e città, sui monti e in riva al mare, di giorno e di notte. Nastri stradali che si snodano sotto le rombanti macchine, occhi che non si chiudono nel sonno, volti che non tremano, piloti dai nervi d’acciaio. 

 

Così la descriveva un giornalista nel 1927.

Sarà che amo le auto, tutte. Sarà che fin da piccolo mio nonno mi portava in piazza a vedere il passaggio della Millemiglia, sarà che ho sempre tirato scema la babysitter facendola stare ore ed ore in terrazza riconoscendo le auto che passavano…fatto che sta quest’anno realizzerò il mio sogno: partecipare a questa gara folle che porta il rombo di auto storiche del valore di milioni di euro, che hanno reso grande l’Italia prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale, su e giù per l’Italia.

La Millemiglia, in versione attuale, è una rievocazione della gara storica che quei pazzi, secondo me veri geni, dei nostri avi, hanno creato nel 1927. Una gara in cui si faceva Brescia-Roma-Brescia in un’unica tappa. Una gara di velocità e durata. Una gara di circa 1600km, Millemiglia appunto.

A seguito di un grave incidente che coinvolse il pubblico causando 10 morti il Duce decise di sospendere la corsa e vietare le gare di velocità su strade pubbliche. Solo dopo la fine della Guerra, nel 1947, si poté pensare nuovamente a una nuova competizione. In questi anni l’industria automobilistica stava evolvendo velocemente e di anno in anno i record venivano battuti: il record assoluto se lo aggiudicò (e ancora lo detiene) il famoso pilota inglese Sir Stirling Mossche nel 1955 percorse i 1600km in 10 ore e 8 minuti, al volante di una Mercedes-Benz300 SLR numero 722, Moss che quest’anno sarà presente e correrà la gara proprio con la freccia argento numero 722 con la quale vinse 70 anni fa