PROVA | Mitsubishi ECLIPSE CROSS: sicurezza on e off-road

Eclipse Cross. In Mitsubishi hanno scomodato un nome di peso nella storia del marchio dei tre diamanti per il nuovo SUV Coupé, con l’obiettivo di portare un nuovo punto di vista nel segmento affollato dei C-SUV. Ci saranno riusciti? Per scoprirlo ho fatto un long test della Mitsibishi Eclipse Cross 1.5 Turbo 4WD automatica Instyle.
La Mitsubishi Eclipse, per chi a fine anni ’90 era un ragazzino come me che al ritorno da scuola giocava alla Play Station, era una delle prime auto che si compravano in Need For Speed. Era una coupé dalle linee semplici, leggera, bella da guidare e soprattutto la macchina perfetta per gli appassionati di tuning.

L’Eclise coupé non viene più prodotta da quasi 20 anni ormai e da trenta non viene importata in Europa…fino allo scorso anno; solo che da Coupé è diventata SUV per sposare le richieste del mercato.
Quindi al nome di peso Eclipse, i manager Mitsubishi ci ha aggiunto l’aggettivo Cross, i designer gli hanno dato una linea da coupé al posteriore, i tecnici hanno messo un motore votato al down-sizing, e, ovviamente, la trazione integrale (ma volendo c’è anche a trazione anteriore).

STILE
Mitsubishi Eclipse Corss è senza dubbio una macchina che divide, in tutti i sensi.
Il frontale è molto affilato e caratterizzato da linee tese, come vuole il family feeling delle ultime Mitsubishi, con fari sottili, tante, ma veramente tante, cromature e due lame cromate a forma di boomerang ai lati della mascherina.
Sulla Instyle, un gradino sotto alla top di gamma, ci sono di serie i fari Full LED.

La fiancata della Eclipse Cross rispetta quanto visto nel frontale, con linee ascendenti tesissime verso il posteriore, un tetto dalla linea molto discendente e cerchi da 18” di serie diamantati.
Linee così tese dissimulano bene i 441 cm di lunghezza del corpo vettura, che può contare anche su dei maxi specchietti, grandi come quelli di un furgone, che generano però qualche fruscio già sopra i 90 km/h.

Il posteriore è senza dubbio la parte più controversa della Eclipse Corss. Per voler ricordare la storica Coupé i tecnici hanno optato per un lunotto molto inclinato, stile coupé interrotto da una linea che lo spezza a metà e che unisce la fanaleria posteriore, per poi scendere quasi verticalmente e terminare in un paraurti dalla linea molto bombata, che secondo me mal si raccorda con il resto delle linee tese.

INTERNI
Gli interni della Mitusbishi Eclipse Cross hanno linee e materiali moderni e sono meno audaci dell’esterno, pur con qualche richiamo alla sportività.
Le linee semplici fanno sì che i tanti materiali utilizzati, ben si sposino alla vista e al tatto.
La parte alta della plancia è fatta con materiali soft touch, mentre abbiamo un listello in alluminio orizzontale che avvolge il tutto, plastica nera lucida sulla plancia, alternata a plastica simil carbonio, tessuto sulle porte, poggia gomiti in ecopelle con cuciture bianche e plastiche più dure nella parte bassa.
Tanti materiali ma ben accoppiati che danno l’idea di essere resistenti nel tempo.

La posizione di guida è abbastanza sportiva, anche se i sedili in tessuto (per la pelle dovete scegliere la Diamond) non sono molto contenitivi, ma comodi anche nei lunghi viaggi. Peccato solo per lo schienale regolabile a scatti.
Il cruscotto ha caratteri classici, con due quadranti circolari per velocità e contagiri, mentre al centro c’è uno schermo a colori TFT ben definito che può fornire molte informazioni. L’unica pecca è che per visualizzarle si debbano staccare le mani dal volante, perché i tre tastini per scorrere tra le schermate sono nascosti dietro ad esso.

Bello invece lo schermo simil tablet appoggiato alla sommità, anche se i bordi sono piuttosto spessi. E’ touch screen ma volendo lo si può gestire anche tramite il touhpad sul tunnel centrale, che ha anche i tasti che richiamano le funzioni principali (queste due cose fanno molto BMW). I posti dietro sono ampi, merito anche dei sedili scorrevoli e del tunnel poco pronunciato, mentre la capacità del baule, viste le dimensioni dell’auto, è solo sufficiente: 335 litri. E’ penalizzato molto dalla linea del lunotto che obbliga a posizionare il tendalino piuttosto in basso; ma va detto c’è un utile e profondo, vano al posto della ruota di scorta.

 

SU STRADA E IN FUORI STRADA
Mitsubishi è sinonimo di fuoristrada, ne so qualcosa visto ho avuto due Pajero in garage negli anni scorsi, e questa Eclipse Cross deve sposare le due anime che porta nel nome: essere una buona stradista e difendersi in fuoristrada.
L’unico motore con cui è disponibile è il 1.5 turbo benzina da 163 cavalli e 250 nm di coppia.
Niente male sulla carta, soprattutto se abbinato al 4WD, scelta che obbliga ad averla solo con il cambio automatico, un CVT che simula 8 rapporti.

L’ho guidata per oltre mille km, in tutte le condizioni, sia climatiche che stradistiche, facendo un anche un viaggio in autostrada di circa 400 km.
Il motore ad andatura costante è silenziosissimo e gira sempre a 1500 giri. Quando però gli viene richiesto di riprendere velocità diventa piuttosto invadente nell’abitacolo, con un rumore poco piacevole, dato dal cambio CVT, che come su qualsiasi vettura viene montato, ha quell’effetto tipico degli scooter o delle auto americane. Non è sempre pronto a scalare e gestire i rapporti, anche se usato in manuale con i grandi paddles dietro al volante.
Di questo ne risentono anche i consumi che sono abbastanza elevati con una media che oscilla tra gli 11 e i 14 km al litro a seconda delle andature.

Un peccato, perché l’Eclipse Cross per il resto è confortevole, ha un bell’assetto e tenuta votati al comfort, che non mettono in difficoltà, e, pensate, c’è pure una barra duomi, tanto per richiamare l’Eclipse e il mondo del tuning!
Su strada resta comunque un’auto da guidare in suplesse.
Durante la mia prova, durante i giorni del maltempo che ha flagellato il nord Italia, ho avuto modo di provarla anche su terreni più insidiosi e in fuoristrada, e devo ammettere che in questo il caso il nome Cross ci sta tutto.

Il merito è della trazione integrale intelligente S-AWC, Super All Wheel Drive. Si tratta di una trazione con ripartizione permanente della motricità, che può essere tarata su tre programmi scelti tramite il tasto accanto alla leva del cambio: AUTO, da usare su strada, GRAVEL, sugli sterrati, e SNOW, sulla neve.
Per fortuna la neve non l’ho incontrata, ma ho fatto un bel tratto su uno sterrato in montagna, parecchio impegnativo e devo dire che non si sente la mancanza delle marce ridotte o di un differenziale bloccante.
L’Eclipse Cross in fuoristrada ha anche dimostrato di avere una angolo di attacco e di uscita degni di una Mitsubishi e di poter affrontare senza il minimo slittamento sterrati con una pendenza elevata. Manca però l’Hill Descent Control che su una Mitsubishi mi aspetterei.

DISPOSITIVI DI SICUREZZA: TUTTO E’ DI SERIE
La parte che più mi ha stupito di questa Mitsubishi, rispetto ai miei due Pajero, è il salto tecnologico in fatto di sicurezza, e il fatto che tutti questi dispositivi fossero di serie.
L’Eclipse Cross nell’allestimento Instyle ha infatti di serie tutte le tecnologie di sicurezza a cui oggi, come scrivo sempre, non rinuncerei mai, nemmeno se fossero optional!

Oltre al radar che mantiene la distanza, avvisa e frena in caso di un ostacolo troppo vicino, c’è di serie anche il cruise adattivo, che si attiva con un po’di pratica dai comandi sulla razza destra del volante, il limitatore di velocità, il sensore angolo cieco e di superamento involontario di corsia, che però non agisce anche sullo sterzo, ma avvisa solamente.
Tutti questi utilissimi dispositivi sono attivabili o disattivabili tramite dei comodi tasti alla sinistra del volante, in tipico stile giapponese.

Inoltre l’Eclipse Cross ha di serie oltre alla retrocamera e ai sensori anteriori e posteriori, utilissimi visto la visuale dietro è praticamente nulla, anche l’Around View Camera 360, che vi riproduce l’auto dall’alto, e persino la visualizzazione dall’alto di un solo lato della vettura in movimento, tramite la pressione una o due volte del tasto sulla razza a sinistra del volante – che sembra una tazzina del caffè – ed è utilissimo in manovra e negli spazi stretti.

Infine, di serie, oltre all’Head Up Dispaly, c’è pure il Rear Cross Traffic Alert che in retromarcia vi avvisa del sopraggiungere di un ostacolo in movimento, dicendovi pure il lato dal quale proviene.
Una curiosità poi è il fatto di avere di serie pure la radio DAB, il sistema audio Rockford a 9 altoparlanti, un subwoofer nel baule e il doppio tetto in vetro, ma non il navigatore, che non è previsto nemmeno optional, perché in Mitsubushi ritengono che oggi sia superfluo, dato l’utilizzo dei sistemi di Mirror Link, di serie.

CONCLUSIONI E PREZZO
La Mitsubishi Eclipse Cross scomoda un nome importante, che agli appassionati della coupé farà un po’ storcere il naso. Osa con una linea eccentrica per portare un nuovo punto di vista nel segmento e fa di tutto per offrire il massimo di serie in termini di dotazioni di sicurezza.
Scivola un po’ sull’accoppiata motore cambio, ma se siete amanti della guida che privilegia il comfort sempre e comunque, vi troverete a vostro agio.

Il prezzo? In promozione la base 2WD parte da 20.950 euro, mentre quella in prova, di listino, costa 35.250 euro, praticamente senza optional, perché ha tutto di serie, pure 5 anni di garanzia.

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