#Tesla Model3: l’elettrico diventa cool

La scorsa settimana è stata svelata la tanto attesa Tesla Model 3: “L’auto che elettrizzerà le masse”, in tutti i sensi, hanno titolato molti, mentre altri l’hanno definita un “wc a batteria”.
Non sono d’accordo con nessuna delle due affermazioni.
Partiamo dalla massa. Quella dei grandi numeri, che acquista l’auto per necessità più che per sfizio.
La Model 3 non è l’auto per loro. Semplicemente perché Tesla non è un costruttore di auto di massa. Non ha la capacità produttiva per farlo e per esserlo, al momento.
Era possibile prenotare l’auto versando una caparra di 1.000 dollari e in moltissimi hanno fatto la fila di notte per riservarla. Una cosa da Apple addicted che va persino oltre, visto che la vettura presentata non è ancora definitiva.

Più di 232.000 prenotazioni in 48h. Le consegne dovrebbero iniziare alla fine del 2017, con l’obiettivo di consegnarne 76.860 entro il 2018 (12.200 il primo anno e 64.660 il secondo).
Numeri ottimistici dato che, ad esempio, con il crossover Model X, i tempi di attesa si sono molto dilatati: solo 250 ne sono state consegnate negli ultimi mesi del 2015.
Senza contare che Tesla, da sempre restia a diffondere numeri di vendita, dal momento della sua fondazione a oggi, ha venduto poco più di 100.000 auto.
Per la Model 3 ci sarà da aspettare, e pure tanto. Tra i due e quattro anni secondo gli analisti. Forse, la massa, non è esattamente il tipo di cliente che ama aspettare così a lungo, visto che Elon Musk, sembra voler dare la precedenza a chi parcheggia già una Tesla in garage. 
Stando ai numeri di prenotazioni, poi, gli incentivi che concede il governo americano sono già terminati e quindi anche il prezzo di 35 mila dollari, diventa un’utopia.
C’è poi il problema delle rete di assistenza, che Tesla non ha ancora, e che fa storcere il naso a qualche possessore di Model S.
Apple, negli anni, ha aperto sempre più Apple Store garantendo un’esperienza di acquisto e soprattutto di assistenza di alto livello. Da questo punto di vista Tesla non è ancora così matura.
Fatto sta che la Model 3 ha creato un’attesa come poche altre vetture, e si può definire in tutti i modi tranne che “wc con la batteria”. 
Esteticamente equilibrata, caratteristiche tecniche, quelle poche che si conoscono, interessanti, con un’autonomia teorica di 345 km e autopilot di serie per tutte.
Proprio per queste caratteristiche, la Model 3, è un’auto rivoluzionaria, perché riesce dove altri hanno fallito: rendere l’elettrico cool. 
Pensiamo alla Nissan Leaf o alla Bmw i3: numeri di vendita risicati. 
Per la prima, Nissan, ha praticamente dimezzato le previsioni di vendita per l’anno in corso, nonostante il lancio del modello con le batterie a capacità maggiorata, mentre per la seconda, Bmw, sta ricomprando molte delle auto vendute per evitare una svalutazione troppo elevata.
L’immagine dell’elettrico, ma anche dell’ibrido plug-in, soprattutto in Europa, è quella di un’auto un po’ sfigata. Zero appeal, molto green. 
Proprio questo, più che il prezzo alto e la mancanza di colonnine, è il limite più grande alla diffusione dell’auto con la spina, imho.

La Tesla Model S è un’auto, da molti, considerata figa, con un prezzo da bilocale.
Con la Model 3 Musk punta a risolvere il problema del prezzo e fa quello che Apple ha fatto con iphone: non inventa lo smartphone, gli dà sex appeal.
La Model 3 ambisce ad essere sexy, dove nessuna è riuscita. Non a caso si sarebbe dovuta chiamare model E, nome poi accantonato per evitare battaglie legali (in USA, Model E, era il nome di un modello Ford).
L’idea di Musk era quella di completare la gamma Tesla delle Model S e X, con la E. Insieme avrebbero formato la parola SEX. La prossima sarà la Tesla Model Y probabilmente. 
Non sarà per le masse. Si farà attendere a lungo, ma sicuramente sarà S3XY e cool come solo Apple sa essere.

Galleria

Lascia un commento