Alla #200Miglia di Cremona: un salto tra passato e presente con la nuova Porsche 911

“Abbiamo riparato la frizione della nostra Porsche 356 con il filo del tagliaerba comprato da un ferramenta durante la notte”, oppure “il pedale della frizione non funzionava, dovevamo partire per la Prova Speciale e quindi ho messo in moto con la marcia inserita mentre lui si è gettato nell’auto con le gambe di fuori”, o ancora “il nostro cronometro risale al 1950, come la nostra auto”.

Sono alcuni dei racconti che si possono sentire durante gli eventi come la #200Miglia di Cremona, una rievocazione storica di una competizione su strada che si disputò tra il 1924 e il 1929, cui presero parte le auto più sportive dell’epoca con piloti come Campari, Nuvolari, Varzi, Peri, Ascari ed Ernesto Maserati.
Giunta alla sua quattordicesima edizione, la 200 Miglia, viene organizzata dal Cavec, Club Amatori Veicoli d’Epoca di Cremona, ogni anno la prima domenica settembre e a questa edizione, tenutasi la scorsa domenica, ho avuto il piacere di partecipare anche io, aprendo la manifestazione in compagnia di Centro Porsche Bergamo, rivenditore ufficiale per Cremona e provincia, alla guida della nuova Porsche 911 Carrera S.

Un contesto originale per avere un primo contatto con la nuova Porsche 911, che da poco meno di un anno ha fatto il suo debutto con una rivoluzione: il motore biturbo boxer sei cilindri, che ha mandato in pensione l’iconico sei cilindri boxer aspirato.

La cornice di Piazza Stradivari, dedicata al celebre liutaio cremonese, con i suoi palazzi in mattoni rossi, ciottolato ed edifici degli anni ’20, ha accolto per le verifiche le 57 vetture iscritte alla gara di regolarità ASI (Automotoclub storico italiano), suddivise in cinque categorie, insieme a una ventina di Outsider, non partecipanti alla gara ma ammessi al percorso, per un totale di circa ottanta auto provenienti da diversi Club, anche fuori regione.
Perle come la Bugatti Type 37, una OM 469 Sport Cabrio del 1922 (la più anziana iscritta), modello celebre per essere appartenuto al Duce, una Fiat 508 C o una Amilcar CGS del 1926, insieme alle più moderne, iconiche e conosciute Porsche 356 C Coupé e Cabrio, 911 Targa del 1974, Fiat 124 spider e via dicendo, hanno accolto l’arrivo della nuova 911.

 23 prove cronometrate, alcune concatenate, in un percorso che dal centro della città di Cremona hanno visto la Porsche 911 di Centro Porsche Bergamo scortare le auto in gara per 84 km con 11km di trasferimento, attraverso i lungargini solitamente chiusi al traffico, strade panoramiche, strette ma ricche di curve e semi curve e viali di cipressi, nel tratto di provincia cremonese racchiuso tra l’alto parmense e il mantovano.

Su queste strade, che si sono rivelate davvero una bella scoperta, la nuova Porsche 911 Carrera S, mossa dal nuovo sei cilindri biturbo da 420 cavalli, con cambio automatico doppia frizione Pdk, si è rivelata un’auto comoda ma graffiante allo stesso tempo quando le si chiedeva di ripartire a tutta velocità verso una nuova prova cronometrata.
Molto invidiata, anche dai concorrenti, per la sua ricchezza di tecnologia, che in una giornata afosa come quella, mi ha fatto viaggiare in tutta comodità con il tetto apribile rigorosamente open per scattare foto, e soprattutto i sedili in pelle totale ventilati.
La Porsche 911 col nuovo motore sorprende per maneggevolezza, precisione di sterzo, tenuta – i binari di un treno sono meno precisi – e spinta del motore biturbo, che, secondo me, a tetto aperto regala anche un bel sound, ricco di scoppiettii in rilascio che facevano voltare di continuo con aria ammirata, le signore, i signori e i contadini incontrati attraverso la campagna e i paesini del cremonese.

Al termine della gara, durata circa tre ore e mezza, è arrivato il tempo della convivialità, dei racconti, degli aneddoti tra i concorrenti come quelli che vi ho raccontato all’inizio, con un denominatore comune, la passione per le quattro ruote, e un occhio rivolto sempre alla classifica, in attesa di quella aggiornata in base ai coefficienti ASI, che ha visto vincere, proprio l’antenata della “mia” Porsche 911, la Porsche 911 2.7 Targa del 1974.

La 200 Miglia di Cremona è un evento sicuramente meno patinato e pomposo di quello che sono le rievocazioni di corse storiche più note. Proprio per questo costituisce un perfetto ingresso in questo mondo per chi volesse approcciarvisi. Una gara breve, per prendere confidenza con i roadbook (per me un bel ripasso a un anno e mezzo dalla mia Millemiglia), non troppo impegnativa, né per l’auto, né per l’equipaggio e dai costi contenuti (120 euro il costo dell’iscrizione) con auto ammesse omologate ASI fino al 1986 – qui i dettagli.

Sicuramente, la nuova Porsche 911 Carrera S avrebbe vinto, e infatti, non ha partecipato a nessuna prova cronometrata, nemmeno per gioco, per evitare con la sua accelerazione impressionante, di sollevare da terra gli strumenti atti ai rilevamenti dei tempi delle fascinose old timer che la seguivano.

Di fascino ne ha tanto pure lei, questa nuova 911, che accanto alle sue antenate ha dimostrato come l’evoluzione, provenga proprio da lì, da quel passato che ha contribuito a costruirne il mito, fino ad arrivare a questa versione ricca di tecnologia, con un posteriore che mi ha fatto innamorare e che ritengo uno dei più belli disegnati negli ultimi anni.

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