#Smart #Brabus: Non chiamatela – solo – city car!

È piccola; l’Italia e Roma sono i luoghi in cui è più venduta al mondo; ai tempi dell’università ne desideravo tremendamente una, e, invidiavo alcuni compagni che per trovare parcheggio la mattina ci mettevano pochi secondi.
Sto parlando della Smart, l’auto che ha rivoluzionato il modo di parcheggiare in città, con i suoi parcheggi perpendicolari in caso di necessità che tanto tempo fanno risparmiare.
Quella che desideravo io, però, non era una Smart qualsiasi. Io bramavo la Brabus, la versione elaborata dal tuner partner di Mercedes e Smart, che nella sua ultima generazione, da poco presentata, si può fregiare del vanto di essere la Smart di serie più potente mai costruita.
Ho finito l’università da qualche tempo e purtroppo, la Smart Brabus, non è mai entrata nel mio garage. Nel frattempo si è rinnovata, crescendo in larghezza, ma non in lunghezza, e aggiungendo alle versioni Fortwo coupé e cabrio, la versione Forfour a quattro posti, che ho avuto modo di provare sulle strade di Ibiza.
La versione Brabus rappresenta l’espressione più sportiva, ma allo stesso tempo elegante negli interni, del mondo Smart, esattamente come la cornice nella quale è stata presentata a Ibiza: l’Ushuaia Beach Hotel, di cui Smart è sponsor, con tanto di vendita di 200 Smart Fortwo in versione limitata Ushuaia – 10 destinate all’Italia. 
Si tratta di uno dei templi del divertimento mondiale con Dj set dal tramonto a notte fonda e arredamenti di design, frequentato ogni anno da migliaia di persone, che per età e stile, rappresentano i clienti ideali Smart Brabus: 28-40 enni, che desiderano qualcosa di esclusivo, in vacanza o in garage, per distinguersi.
Ed è proprio questo lo spirito Smart Brabus: distinguersi, non solo esteticamente ma anche alla guida. Un concetto che riassumerei con “cattiva qb – quanto basta”.
Per farlo i tecnici Brabus sono intervenuti su motore, assetto, e sterzo. Il primo, un tre cilindri turbocompresso da 0.9 cc, eroga 109 cavalli a 5.750 giri, che le permettono di coprire lo 0-100 in 9.5 secondi e raggiungere una velocità massima di 180 km/h (165 la Fortwo).
Il secondo, l’assetto, che prende il nome di Performance Brabus, rivisto insieme alle sospensioni, la rende più rigida del 20% rispetto alle versioni normali, con una riduzione del rollio, percepibile, grazie all’adozione di una barra stabilizzatrice.
Infine lo sterzo, opportunamente rivisto, è più diretto e presenta un rapporto di demoltiplicazione variabile, con caratteristiche specifiche per questo modello.
C’è poi l’estetica, quella che fa riconoscere al primo sguardo una Brabus. 
Come dicevo, la Smart Brabus è “cattiva qb”. Una sportività sobria, mai esagerata, con appendici aerodinamiche nella parte inferiore del frontale, posteriore con diffusore grigio opaco, doppio terminale di scarico cromato e bellissimi cerchi Monoblock grey, torniti con finitura a specchio e con verniciatura opaca, a 16″ all’anteriore e 17″ al posteriore, su Fortwo, e da 17″, sia davanti che dietro, sulla Forfour.
Mi sarebbe piaciuta una caratterizzazione più sportiva negli interni, che sono molto simili a quelli delle versioni normali, con un design sbarazzino, realizzati con materiali di buona qualità, e con un sistema di infotainment intuitivo ma che soffre di qualche riflesso.
C’è comunque la possibilità di scegliere la Smart Brabus nell’allestimento Xclusive, per avere sedili più contenitivi e rivestiti in pelle Nappa, insieme a una parte della plancia, e il logo Brabus cucito sui poggiatesta, al costo di 3.000 euro.
Su strada la Smart “cattiva-qb” dimostra subito i passi avanti compiuti rispetto al modello precedente. E’ più stabile, ha uno sterzo più diretto e il cambio automatico doppia frizione Twinamic rende le cambiate più dolci e veloci rispetto al precedente.
Per sentire il graffio Brabus che mi aspetto, però, bisogna abbandonare la modalità “Eco” e passare alla modalità “Sport”, tramite la pressione di un tasto accanto al cambio.
In Sport, la Smart Brabus, diventa più scattante, pronta in uscita di curva e durante i sorpassi, con un cambio che asseconda bene la maggiore risposta del motore, ma tende a ritardare troppo la salita al rapporto superiore, che a volte avviene in maniera brusca – ci sono comunque i paddles al volante.
La nuova Smart Brabus è dotata anche di una chicca: il Race Start. In modalità Sport, si deve premere il pedale del freno con il piede sinistro e affondare il piede destro sull’acceleratore. Rilasciando il freno si partirà a tutta velocità, senza slittamento delle ruote e lasciandosi alle spalle anche gli scooteroni più potenti.
Avendola provata sulle strade, asfaltate e non di Ibiza, dove ha dimostrato ottime doti di agilità anche su sterrato, e con la fine dell’estate vicina, ho avuto modo di provare anche l’impianto stereo firmato JBL di cui era dotata la Smart Forfour della prova. 
Alta qualità e definizione del suono, per ascoltare le note di Armin Van Buuren, il Dj olandese primo nella classifica Top 100 di DJMag, che ci avrebbe atteso per la serata all’Ushuaia Beach Club.
La Smart Brabus, è decisamente Ushauaia. Cattiva-qb in tutti i suoi aspetti e volendo, permette di ritagliarsi su misura il grado di personalizzazione. In pieno stile Brabus, la prenderei Matt yellow fluo, con interni in pelle nera. 
Per chi non volesse o non necessitasse la potenza offerta dalla Brabus, ma ambisse a una caratterizzazione estetica praticamente uguale -quella grigia in foto- per le versioni meno potenti, Smart ha pensato alle versione Tailor Made, il trait d’union tra le versioni normali e Brabus.
Il prezzo della Smart Brabus Fortwo parte da 19.900 euro, nemmeno troppo rispetto alle versioni meno potenti della gamma, cui vanno aggiunti 750 euro per averla Forfour e 3.350 per la Fortwo Cabrio.
La Smart Brabus, è cresciuta, non nelle dimensioni, ma in tutti quegli aspetti che la rendono auto vera, più matura, non solo city-car, o almeno, city-car, ma quanto basta per distinguersi, in città e divertirsi alla guida, senza ambizioni da Gran Turismo.

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