Aston Martin Valkyrie con l’optional più caro al mondo

La monoposto da 1.130 cavalli firmata Aston Martin porta un nome mitologico: Valkyrie, una divinità guerriera germanica. A quanto pare un nome così altisonante non era abbastanza, e allora il buon Lamborghiniks, il miliardario indiano Kris Singh, seguitissimo su Instagram, ha pensato bene di puntare ancora più in alto.
L’assegno da staccare per mettersi in garage uno dei 150 esemplari, di cui 25 da pista, di una delle hyper car del momento, la Valkyrie, è di 3,5 milioni di euro. Robetta. E vuoi mettere se, per pura sfiga, un giorno mentre sei in giro con la tua Valchiria incontrassi uno degli altri 149 che l’ha comprata? Anche no grazie.

Un’idea così, a Kris Singh proprio non andava giù, e allora ha pensato bene di personalizzare la Aston Martin Valkyrie con un optional unico e costoso come trecento Fiat Panda, come cento Golf, come sei Aventador SVJ.
“Che noia le tante tinte bicolore” offerte dal programma di personalizzazione Aston Martin “Q” (ve lo racconto qui) deve aver pensato. Che poverata il car wrapping e che over rated il carbonio a vista.
Notti insonni a guardare la luna piena tra le sue Lamborghini, Lancia Delta Integrale, Pagani Huayra da collezione, e il buon Lamborghiniks ha partorito l’ideona che ha sempre avuto lì, davanti agli occhi. 
La luna.

Karosserie Lunar”, ovvero con la vernice impreziosita da piccoli frammenti di roccia lunare e altri materiali presi qua e là nello spazio.
Avuta l’idea spaziale, rimane il problema di come recuperare la polvere di roccia lunare. Roba da Saylor Moon; e di quale colore scegliere. All’inizio Lamborghiniks postò che l’avrebbe presa rossa e invece….sorpresa…oggi ha svelato il colore che vedete in foto di copertina.

La polvere lunare non si compra alla LIDL, anche perché sulla terra ce ne sono solo poche quantità, recuperate dagli astronauti al rientro dalle loro missioni spaziali.
Stimarne il costo è impossibile, anche se una perizia di un Tribunale americano, nel 2011, ha valutato un grammo 51.000 dollari.

Il costo finale? Non si sa…ma le ipotesi sono quelle di 2,5 milioni extra per questo simpatico optional alla Piccolo Principe.

Per chi si accontenta, come me, mi sono messo al volante di una comunissima DB11 V12 di un quasi anonimo e inosservato brown, ma anche fucsia sarebbe andata bene. Qui vi racconto la prima parte del mio viaggio, da appassionato, coi piedi sulla terra.

Si la foto sulla spiaggia l’ho fatta io ed è solo un assaggio del viaggio che ho fatto. #StayTuned! Seguitemi su Instagram @luca_thecarguy!

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