Lamborghini Bergamo compie 10 anni e un’Aventador da 770cv soffia le candeline

Ogni compleanno importante merita una festa indimenticabile, ma se il compleanno è anche occasione per festeggiare una scommessa vinta, allora la festa non può che essere grandiosa. E così è stato per Lamborghini Bergamo, che ieri sera ha celebrato i suoi 10 anni di vita, che rappresentano un traguardo importante di una maratona intrapresa 10 anni fa, quando il percorso da affrontare era pieno di ostacoli e difficoltà contingenti la crisi economica, brillantemente superati.


E’ riduttivo però definire traguardo quella che in realtà è vissuta come una tappa; Lamborghini Bergamo infatti non rallenta, e porta avanti il suo progetto che dati e vendite alla mano sta dando ragione a chi fin’ora ha creduto in questa avventura, la famiglia Bonaldi con Lamborghini: 224 vetture vendute dal 2008, di cui ben 30 Urus, tra 2017 e 2018, con un’attesa che va oltre un anno e mezzo per mettersi in garage il Super SUV.

Sono numeri importanti, visto che Lamborghini Bergamo è stato, fino all’anno scorso il venditore unico per il Nord Italia, che enfatizzano la qualità del lavoro svolto da Michele Brusa (General Manager Lamborghini Bergamo) e dal suo team, che supera le 30 persone, e sottolineano quanto il 2017 sia stato importante per Lamborghini con la nascita di Urus. 
Lamborghini Bergamo, è da sempre anche competizione, come sa bene Luca che è stato ospite a una tappa del Blancapain a Monza, e ne è un esempio il reparto Bonaldi Motorsport, che negli anni ha compiuto enormi passi avanti in termine di qualità tecnica e professionale.

Non si può ignorare un dato significativo che vede sulla griglia di partenza ben 8 vetture, contro le 2 schierate agli albori; senza dimenticare le vittorie del Campionato d’Europa e del Mondo del Super Trofeo Lamborghini.

Ad ogni compleanno che si rispetti, non può mancare la torta, che in questo caso pesa ben 1525 kg. Di solito ad un compleanno gli invitati portano un regalo, ma il regalo questa volta, lo ha fatto Lamborghini Bergamo a tutti i presenti, mostrando l’ultima creatura di Sant’Agata: la Aventador SVJ, tripudio di tecnologia motoristica che a pochi giorni dalla nascita ha già spazzato via numerosi record tra cui quello del Ring percorso in soli 6.44.97 minuti! Come ogni Lambo che si rispetti la SVJ è equipaggiata con un mostruoso V12 aspirato dal latrato inconfondibile, che abbiamo sentito dal vivo e trovate sul canale Instagram di Luca, capace di sprigionare ben 770 cv, che la proiettano nell’orbita delle hypercar con uno 0-100km/h coperto in appena 2.8 secondi ed una velocità massima superiore ai 350 km/h.

Freddi numeri che riscaldano il cuore di ogni appassionato, che però raggiunge temperature ancor più alte nel sapere che questa vettura porta in dote le 4 ruote sterzanti che ne enfatizzano agilità e stabilità, freni carboceramici , l’adozione in gran quantità di fibra di carbonio e leghe leggere ed ultimo ma non meno importante l’innovativo sistema aerodinamico ALA 2.0 (Aerodinamica Lamborghini Attiva) già mostrato sulla Huracan Performante ma ottimizzato per la SVJ in modo tale da agire in meno di 500 millisecondi nel gestire i flap responsabili delle variazioni aerodinamiche. Questa SVJ infatti chiude i flap in curva per aumentare la deportanza migliorando notevolmente la stabilità, e li apre in rettilineo a vantaggio di una aerodinamica studiata per garantire massima accelerazione e massima velocità.

Per rendersi conto di quanto sia mostruoso ed efficiente questo sistema basta pensare al 70% di deportanza in più sviluppati da questa SVJ rispetto alla versione SV. Il tutto governato dal LDVA 2.0, ovvero il Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva, che tiene sotto controllo ogni parametro della vettura adeguando nel migliore dei modi la risposta della stessa in base alla condizioni di guida. Il fortunato pilota può gestire ogni parametro dal sistema di controllo EGO e scegliere tra le 3 diverse modalità di guida ovvero Strada, Sport e Corsa. Bastano pochi dati per rendersi conto che qui nulla è lasciato al caso, lo sottolinea anche la denominazione SVJ (Super Veloce Jota).

Una curiosità: sapevate che nel regolamento FIA la J è l’allegato che identifica le specifiche delle vetture da competizione? Lamborghini usa la denominazione Jota dal 1970 quando per la prima volta compare sulla Miura e da allora identificherà le vetture più estreme del marchio. Insomma con questa Lambo c’è poco da scherzare, emana cattiveria da ogni presa d’aria, la denominazione ALA è quanto di più appropriato per descrivere l’enorme alettone posteriore, ricorda un caccia più che un’automobile e non è una frase fatta; guardatela dentro, il tunnel centrale imponente con il tasto rosso da sollevare per procedere all’accensione e la posizione di guida quasi sdraiata non lasciano spazio all’immaginazione, e il sound emesso dal 12 cilindri è una conferma di quanta cattiveria ci sia tra carbonio ed Alcantara.

La Lamborghini Aventador SVJ costa circa 349 mila euro, tasse escluse, cifra non così folle se paragonata alle competitor, e sarà prodotta in soli 900 esemplari a conferma dell’esclusività del prodotto.
Vogliamo salutarvi complimentandoci ancora con Lamborghini Bergamo che dal 2008 è un esempio vincente in un settore che allora più di oggi era in profonda crisi, complice in Italia il peso del superbollo, e sul quale nessuno avrebbe mai scommesso. È dimostrazione di come passione, dedizione e competenza possano coesistere dando vita a realtà uniche e vincenti.

Per quanto 10 anni, sembrino un’età relativamente giovane, nel mondo nell’auto in realtà sono un’era, visto che ormai la vita media di un modello è inferiore ai sette anni, e il 2019 per Lamborghini Bergamo sarà oggetto di un importante restyling del layout della concessionaria, per allinearlo ai nuovi canoni estetici che hanno i nuovi show room Lamborghini, come quello milanese.


In attesa di rivedere la Aventador SVJ per un servizio fotografico dettagliato della demo che arriverà da Lamborghini BG, e chissà mai una prova su strada, non resta che fare gli auguri di compleanno a Lamborghini Bergamo per i suoi 10 anni sotto il segno del toro, che fanno sognare un po’ tutti passando lungo l’A4!

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