PROVA | SSangYong Rexton Sports: oltre il classico pick up

La mia prova del Rexton ha destato un bel po’ di stupore e non ho fatto mistero di essermi trovato molto bene col motore con tutta quella coppia, gli interni fatti come si deve e una comodità raramente trovata su un’auto. In molti mi hanno attaccato e criticato, e li invito ad andare a vederlo per farsi un’idea e poi scrivermi i loro commenti per vedere non ho ingigantito assolutamente nulla, perché il Rexton è già enorme di suo! 🙂 Per questo motivo, quando SsangYong mi ha proposto di provare il Rexton Sports, il nuovissimo mezzo da lavoro della casa dei dragoni, ho subito accettato.
E…..sorpresa…il Rexton Sports nella versione Dream (la top di gamma) non è solo un mezzo da lavoro, ma può tranquillamente fare concorrenza a tanti SUV dal blasone ben più elevato.

Trattandosi della mia prima prova di un pick up, faccio una premessa. Oltre al fatto di essere curioso, e ammetto non troppo competente sulla materia, sono andato a studiarmi i due concorrenti più blasonati per farmi un’idea di dimensioni, rivestimento del cassone, cose utili, finiture, capacità di traino e carico ecc.
In più ho la convinzione che tutte le mode, alla lunga, vengono dall’America. Pensate alla tv via internet, Netflix, ai SUV, al cambio automatico. In America l’auto più venduta da oltre quarant’anni è un pick up e tutte le grandi case si scannano proprio in questa categoria, della serie: deve andare bene per il contadino del Mid-West, ma non deve sfigurare manco in fifth-avenue a New York.
Di più, là esistono pure differenti taglie di pick up: small, medium e heavy duty truck e tante case si apprestano a lanciarne uno per la prima volta: Tesla, Hyundai e Jeep solo per citarne alcune.
Quindi secondo me, nonostante una normativa arretrata in Italia che ne prevede l’immatricolazione come autocarro N1, anche per i privati, ne vedremo sempre di più.

DESIGN

Veniamo al Rexton Sports, che ha una particolarità. E’ l’unico pick up sul mercato europeo a derivare direttamente da un SUV. Di solito i pick up fanno categoria a sé, non hanno chissà quale cura nelle linee e men che meno negli interni.

Il Rexton Sports invece davanti è molto simile al Rexton classico (qui la mia prova), anzi vi dirò di più: a parità di imponenza ha un frontale più riuscito con il listello cromato a metà mascherina, mentre non cambiano i fari allo Xeno 25W di serie, luci diurne a LED, frecce a LED e pure l’illuminazione di cortesia sotto lo specchietto a LED (ce l’avesse la mia Mercedes!).

Anche le linee dei passaruota del Rexton Sports riprendono l’imponenza di quelli del Rexton “normale” pure al posteriore, con una bella trovata però. Per dissimulare un lunotto completamente verticale, il Rexton Sports Dream ha una specie di mega spoiler che avvolge anche i lati del cassone e aiuta non poco l’aerodinamica, oltre a essere una bella trovata estetica per snellire la fiancata, dove la concorrenza di solito mette come optional dei roll-bar.

Sul Rexton Sports Dream della prova, poi, i cerchi di serie erano da ben 20” cromati con spalla 50, facevano una gran figura. Il cassone invece, anche se molto largo, ha mantenuto un forma molto squadrata, fin troppo, con le luci verticali e paraurti di plastica. Qui la concorrenza è un po’ più originale, ma il Rexton ha i sensori di parcheggio sia davanti che dietro ripetuti al centro del display centrale, oltre alla retrocamera. Decisamente provvidenziali per chi come me non è abituato a questo genere di mezzo con un bel pezzo extra al posteriore decisamente ingombrante!

INTERNI
Il SsangYong Rexton Sports non solo deriva del Rexton, come linee esterne, ma ne riprende in toto gli interni disegnati da Pininfarina e meno male! Per di più in questa verisione top di gamma ha persino i sedili bicolore, cuoio e nero, con cuciture a contrasto anche sul volante e rivestimento in pelle sulla plancia. L’ambiente era decisamente più moderno che sul Rexton che avevo provato, dove predominavano i colori scuri. Cambiano solo qualche plastica più rigida sulle porte e sul tunnel centrale. Vi dico solo che il mio cane da caccia non ne ha voluto sapere di viaggiare nel cassone e voleva sempre stare sul sedile posteriore riscaldato (la qualità della pelle è davvero alta).

Ah….. e sul Rexton Sports è comparsa della leva del freno a mano…da quanto non ne vedevo una!!
Per il resto il Rexton Sports è identico in tutto e per tutto al “fratellino” normale, con il sistema multimediale da 9,2 pollici di serie, i bei comandi del clima bizona (di cui vi ho parlato in dettaglio nella prova del REX) il display dietro al volante a colori e i sedili ventilati e riscaldati, persino dietro, dove si viaggia da pascià con una marea di spazio, le bocchette d’areazione e l’inclinazione dello schienale regolabile.
Anzi questo Rexton Sports aveva pure il sistema keyless, essendo la versione top, mentre mancano del tutto gli Adas, ad eccezione del cruise control.
Ma anche qui, ammetto, che come sul Rexton, tanta cura, qualità e comodità non me le sarei mai aspettate.

SPAZIO

Adesso nella classica prova sarebbe il momento di dire due parole sul baule. Il Rexton Sports però è un pick up e quindi devo parlare del cassone. La prova classica avrebbe previsto un mega carico di sacchi di malta da muratore bergamasco, o una moto da cross, o assi di legno. Pur essendo bergamasco però, faccio un altro lavoro nella vita di tutti i giorni, e viste le qualità da vettura vera del Rexton, di classe superiore, ho pensato di testare sospensioni e spazio con una ballerina di danza classica – ok, forse ho preso “prova classica” troppo alla lettera”, ma vi invito ad andare sulle mie stories @luca_thecarguy, a vedere il risultato.
Comunque il Rexton Sports ha una larghezza superiore ai concorrenti, 1,57 metri, un’altezza misurata sulle punte della ballerina classica di 0,570 metri e una lunghezza di 1,3 metri.

Scherzi a parte lo spazio c’è, soprattutto in larghezza. Come ho detto sono andato a studiare i concorrenti e loro fanno un po’ meglio nello spazio in altezza e nelle finiture. Il rivestimento del cassone è un po’ rigido e si graffia molto facilmente, e la concorrenza offre come optional la scelta della finitura del cassone. Il Rexton Sports stravince con la comodità dei ganci e delle corde fermacarico e soprattutto con una presa di corrente per ricaricare gli attrezzi da lavoro! Io ci ho lavorato spaparanzato al sole, col pc in carica scrivendo questa prova e usandolo per scattare foto in movimento per un’altra prova.
Insomma. Il pick up ha una utilità pure per chi non fa il contadino, il muratore o il falegname e pensate mi ha persino contattato un’azienda tedesca per farmi una personalizzazione unica con una serie di accessori! Quindi mi propongo a Ssangyong come brand ambassador e far realizzare una versione one-off! 🙂

ALLA GUIDA DI 5,12 METRI

Il Rexton Sports monta lo stesso motore diesel di cui, lo ripeto, sono mezzo innamorato e mi manca. E’ uno dei migliori diesel quattro cilindri in circolazione. 2.2 di cilindrata, 181 cavalli, 400 Nm di coppia, telaio a longheroni, trazione sulle ruote posteriori, con 4×4 inseribile tramite una rotella con ripartizione 50:50 fissa e marce ridotte.
Come il Rexton normale. Pochissime vibrazioni, una gran coppia – non mi stancherò mai di ripeterlo – silenziosità e consumi corretti, attorno ai 12 km al litro. Anche qui lo sterzo ha un bel po’ di gioco essendo molto demoltiplicato, ma ci sta ed è comprensibile.

Il Rexton Sports cambia nelle sospensioni, con un posteriore con un multilik a cinque bracci, e un anteriore che punta molto sulla solidità e per nulla al comfort, in ottica di gestire al meglio un eventuale carico pesante nel cassone. Certo ogni singola asperità viene trasferita al volante, tanto che è meglio avere sempre le mani ben salde sulla corona perché tutto viene trasferito sullo sterzo.
La sensazione non è piacevole, ma è da classico pick up.

Ho anche avuto modo di provare il Rexton Sports sulla neve fresca durante una nevicata. Il posteriore parte facilmente ma viene subito ripreso dalla trazione, e anche nelle ripartenze in salita, nonostante la gommatura da 20 pollici M+S, non ho mai riscontrato il minimo problema.
C’è anche un altro cambiamento importante rispetto al Rexton normale, il più importante dopo il cassone. Il cambio automatico, anche se alla guida praticamente è quasi impercettibile. Sul Rexton Sports non è di origine Mercedes, ma è un Aisin a sei marce, più adatto a sopportare grandi carichi e soprattutto traini.
Eh si perché……il Rexton Sports vanta un importante primato, con cui all’estero, ad esempio in Inghilterra, è molto pubblicizzato: ha la capacità di traino maggiore di tutti i pick up, fino a tre tonnellate.

Col Rexton Sports disponibile in quattro differenti versioni SsangYong mette a segno un gran colpo. Quasi più che col Rexton normale direi. Perché così si può scegliere tra una versione più spartana con sedili in tessuto e cambio manuale, con prezzo di listino di  partenza da 29.500 euro, e una versione che fa di tutto per innalzare sulla punte, come una ballerina classica, l’immagine più classica e scontata dei pick up come veicolo da lavoro, con interni, motori e qualità da SUV vera da tutti i giorni.

Ho usato il Rexton Sports tanto, pure in città, in centro a Milano e Bergamo, pure per uscirci il sabato sera. Ok, i parcheggi per un bisonte simile un filo problematici, ma chissene se perderete mezz’ora per trovare spazio sufficiente. Viaggerete in un ambiente che dimenticavo….ha pure la corona del volante riscaldato!
Il prezzo  di questa versione Dream è di 39.500 euro, con tutto di serie. Nemmeno tanto rispetto alla concorrenza, che però offre anche motori V6.

Confucio afferma che per imparare a stare in pedi non bisogna seguire le regole, ma provare e cadere. E SsangYong ci è riuscita, con me e con la ballerina di danza classica.

Dopo oltre un mese in compagnia di due Rexton, lo ammetto: io, che ho una hothatch sportiva e bassa, mi trovo a sentire la mancanza di tutta quell’imponenza, comodità, e pure qualità costruttiva che la mia Mercedes Classe A si sogna. Oltre al motore con tutta quella coppia…. Insomma…..fatemi ambasador SsangYong Rexton perché ora voglio la versione unica realizzata apposta per un car blogger dal preparatore tedesco Ullstein Concepts Gmbh!

 

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