Volkswagen T-Roc Cabriolet: ha perso la testa ispirandosi alla Kubelwagen

Quando qualche ora fa ho letto della nuova Volkswagen T-Roc Cabriolet ero incredulo. Ad esser sincero nella mia mente si fondevano incredulità, stupore e forse un pizzico di rabbia e curiosità. La fusione ha prodotto un risultato, una sola parola: “perché?”.Eh già, come mai Volkswagen ha tutto questo interesse ad abbandonare il porto sicuro fatto di berline e suv vendutissimi per andare alla ricerca del tesoro smarrito dalle sue quasi antenate che avevano abbandonato altri porti prima di lei? La risposta è semplice, ma solo se si guarda il quadro nella sua completezza.

La T-Roc a metà tra B e C SUV sta avendo un ottimo successo. Lo ha avuto fin dall’inizio a prescindere dagli scivoloni qualitativi, così come la T-Cross sta ricevendo un’ottima accoglienza. Ciò significa che parliamo di un crossover che piace, che ha comunque una sua personalità e un po’ di freschezza in più rispetto al linguaggio stilistico Volkswagen.

Forse T-Roc è l’unico un crossover che può osare, trasformandosi in una cabrio dal carattere sbarazzino, unendo l’aspetto concreto e un passato solido. Si, avete letto bene, parlo di passato solido perché Volkswagen beneficia tutt’ora di ciò che di buono ha fatto in passato, e a poco servono scandali e insabbiamenti. Agli occhi di molti il gruppo tedesco è ancora il leader indiscusso di qualsiasi cosa. E poi c’è l’aspetto SUV/Crossover; a prescindere dal marchio. Questa è la categoria che domina il mercato attuale, quindi non è così folle pensare a una T-Roc che ha perso la testa, in tutti i sensi.

Non starò qui ad annoiarvi con optional, schede tecniche e dati vari, ma sappiate che la T-Roc Cabriolet sarà venduta solo con motori benzina (brava VW). Troviamo infatti il 1.0 TSI da 115cv e il 1.5 TSI da ben 150cv, abbinato anche al classico DSG a 7 rapporti. Due soli allestimenti, ma visto il tipo di vettura ne bastava uno. Style,elegante ma con qualche rinuncia, e Sport, ricco quanto basta e dall’animo velatamente cattivo merito anche dei cerchi da 19” bicolor.

La vera novità è il tetto in tela ad azionamento elettrico. La T-Roc si scopre, o ricopre in soli 9 secondi, fino a 30 km/h. Per i più giovani o distratti questa può sembrare una novità assoluta eppure ci sono dei precedenti marchiati Range Rover e Nissan; i porti sicuri di cui parlavo prima, ricordate? Tutti conoscete la  Range Evoque Convertibile: in strada se ne vedono poche eppure esiste. In pochissimi conoscerete la Nissan Murano CrossCabriolet presentata nel 2010. (ma è meglio dimenticarla).

Sono entrambe precursori così lontani (nei prezzi e negli anni) eppure così vicine come filosofia, e se è vero che nessuna di loro ha fatto grandi numeri, è altrettanto vero che se c’è qualcuno in grado di conquistare il mercato questa è proprio la “piccola” T-Roc Cabriolet. Che poi così piccola in fondo non è, perché cresce di 4cm, raggiungendo così 4,27 metri, ma questo poco importa per una suv/cabrio così particolare.

In questo momento storico non vi nego che mi sarei aspettato un SUV/coupé, eppure Volkswagen ha voluto stupirci. Però provo anche un po’ di rabbia nel sapere che forse i fondi destinati alla T-Roc sono stati sottratti al Maggiolino, icona ormai defunta, che forse avrebbe meritato miglior sorte a prescindere dai miei gusti personali che ormai sono chiari ed evidenti.

In un mondo nostalgico come il nostro, non avrebbe sfigurato affatto un nuovo Maggiolino. Purtroppo il mercato lo fanno le vendite e il Beetle non vendeva già da un po’. Eppure, proprio in questo sopravvento di pensieri dal passato forse ho appena trovato il vero filo conduttore, l’indiscussa antenata della T-Roc Cabrio: la VW Kubelwagen degli anni “40.

Prima di darmi del folle seguite la mia riflessione: è vero, l’auto tinozza (questa la traduzione dal tedesco di Kubelwagen) era una vettura militare, eppure aveva un aspetto così buffo e una forma così particolare che proprio non riesco a non confrontarla con la T-Roc Cabrio. Anche lei aveva un tetto in tela e in fondo anche lei era un Suv, seppur ancestrale e con vocazione off-road, a sole due ruote motrici, proprio come la T-Roc. Guadava fiumi, attraversava laghi (nella sua versione a tenuta stagna) e la nuova Cabriolet 2019 ne raccoglie in parte l’eredità seppur meno estrema e naturalmente imborghesita.

È innegabile che anche la Kubel sia un’icona, e qui mi sorge spontanea una domanda: se la vera icona fosse lei, e non il Maggiolino?Questa T-Roc cabrio si candiderebbe ad auto più geniale, storica e sentimentale di sempre. Ma sono follie, dettate da un pizzico d’affetto verso VW che nella sua banalità recente, ha il coraggio di stravolgere le carte in tavola con questa strana creatura che vorrei disprezzare ma che in fondo mi sta simpatica per essere così lontana dalla serietà tedesca.

La T-Roc non mi è mai piaciuta. Da quando ha perso la testa, invece non mi dispiace, e sono sicuro che, se compresa, potrà raccogliere consensi e quindi vendite. Lo so, forse vi sentite confusi a questo punto della lettura, eppure pensateci: cosa c’è di normale in un Crossover cabrio dalla dubbia utilità? È la follia del marchio meno folle e meno originale del mondo, ed è per questo che mi sta simpatica.

Sono sicuro che in futuro ne riparleremo meglio, al momento rimaniamo in attesa dei prezzi e della presentazione che avverrà con molta probabilità al salone di Francoforte. Purtroppo in strada non la vedremo prima della primavera del 2020, e dico purtroppo perché una Volkswagen così non l’avevo mai vista e non vedo l’ora di toccarla con mano.

E bravo Cekky_93_cartalker! Io personalmente, che ormai si sa sono vecchio inside e avviato verso il compimento dei trent’anni, ho pensato a un pesce di ferragosto…e invece…questa moda dei Suv, che non disprezzo, tuttavia si sta allargando a macchia d’olio, forse troppo. Se amavo la Evoque Coupé e continuo a pensare che la vera nicchia da esplorare sia quella dei Suv coupé, come delle moderne Tigra o Puma, sulle SUV cabrio io provo rigetto, soprattutto se a farlo è la casa più classica che fa del “cambiare per non cambiare” la chiave del suo successo. Io preferisco chi osa, si sa, però….la T-Roc Cabriolet…per me è no. Da buon anziano vorrei una bel Maggiolino come si deve o se proprio, alla T-Roc, avrei messo un bel roll-bar ad arco tra i sedili, come sulla prima Golf. Di solito sono io il più predisposto alle stranezze ma a sto giro…lascio a voi la spasmodica attesa! (@luca_thecarguy)

E voi? Cosa ne pensate? Commentate qui sotto e vi risponderemo!

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